20 Aprile 2024, sabato
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Professionisti, redditi a picco

Il 2012 annus horribilis per i professionisti. La crisi economica non ha risparmiato nessuno: per i notai i redditi medi sono calati del 37% rispetto all’anno precedente, per gli avvocati del 18% . Va meglio per farmacisti (-13%), commercialisti e consulenti del lavoro (-6%), mentre gli odontoiatri fanno segnare un leggero incremento dell’1%. È quanto emerge dai dati diffusi ieri dal Dipartimento delle finanze, che ha pubblicato nuove statistiche relative all’anno d’imposta 2012.
Anno, questo, nel complesso negativo per tutto il mondo del lavoro autonomo e delle imprese. Non a caso il Pil ha accusato un calo del 2,4%. La platea dei soggetti sottoposti agli studi di settore è cresciuta del 6,3%, a quota 3,7 milioni di soggetti (per il 65% persone fisiche). L’incremento è dovuto principalmente al transito dei soggetti fuoriusciti dal vecchio regime dei minimi (in vigore fino al 2011), che prevedeva l’esclusione da Gerico. L’aumento maggiore dei soggetti si registra proprio tra i professionisti (+19,3%). Nonostante l’incremento del numero di contribuenti, il valore assoluto del reddito dichiarato è in flessione: con 100 miliardi di euro, il calo sul 2011 è del 5,8%. Il reddito medio pro-capite è risultato pari a 25.700 euro per le persone fisiche (-8,1%), 35.900 euro per le società di persone (-6,4%) e 23.600 euro per le società di capitali (-26,3%).

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