20 Aprile 2024, sabato
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Francesco, intervista su primo anno da Papa: “Dobbiamo affrontare la situazione dei divorziati”

Il Papa non va dipinto come una sorta di superman o una specie di star, perché “è un uomo che ride, piange, dorme tranquillo e ha amici come tutti, una persona normale”. E’ una delle frasi di Papa Francesco contenute nell’intervista a tutto campo al direttore del Corriere, Ferruccio De Bortoli, in occasione del suo primo anno di pontificato.

Francesco ha parlato della famiglia, “che attraversa una crisi molto seria”, sottolineando che occorre “riflettere molto in profondità”. Solo così si “potranno affrontare seriamente le situazioni particolari, anche quelle dei divorziati”. “Il matrimonio è fra un uomo e una donna”, dice il Papa, ma sulle unioni civili “bisogna vedere i diversi casi e valutarli nella loro varietà”.

Sullo scandalo dei presti pedofili, Francesco ha ripetuto: i casi di abusi su minori “sono tremendi perché lasciano ferite profondissime. Benedetto XVI è stato molto coraggioso e ha aperto una strada”. “La Chiesa cattolica è forse l’unica istituzione pubblica ad essersi mossa con trasparenza”, dice il pontefice, “eppure la Chiesa è la sola ad essere attaccata”.

Rispondendo a una domanda sul testamento biologico, Francesco ha detto che “la dottrina tradizionale della Chiesa dice che nessuno è obbligato a usare mezzi straordinari quando si sa che la vita è in una fase terminale”. “Ho sempre consigliato le cure palliative”, ma “in casi più specifici”, ha aggiunto, è bene ricorrere “al consiglio degli specialisti”.

Parlando dei rapporti con il suo predecessore, Bergoglio ha detto che Benedetto XVI “non è una statua in un museo. E’ una istituzione”. “Non eravamo abituati. Sessanta o settant’anni fa – dice il Papa – , il vescovo emerito non esisteva. Venne dopo il Concilio. Oggi è un’istituzione. La stessa cosa deve accadere per il Papa emerito”. “Benedetto è il primo e forse ce ne saranno altri”, dice Francesco e aggiunge: “Ne abbiamo parlato e abbiamo deciso insieme che sarebbe stato meglio che vedesse gente, uscisse e partecipasse alla vita della Chiesa”. La sua saggezza, osserva il Papa, “è un dono di Dio. Qualcuno avrebbe voluto che si ritirasse in una abbazia benedettina lontano dal Vaticano. Io ho pensato ai nonni che con la loro sapienza, i loro consigli danno forza alla famiglia e non meritano di finire in una casa di riposo”.

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