25 Aprile 2024, giovedì
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Matteo Renzi i boys scaut e le stragi del 92

Matteo-Renzi-boy scout

L’Italia non è più un Paese a democrazia partecipata o a democrazia parlamentare. E’ una democrazia presidenziale ma sui generis. Il Presidente della Repubblica, non eletto dal popolo e non a caso chiamato con dileggio “Re Giorgio” si è sostituito completamente alle decisioni del parlamento, a qulle del popolo sovrano e ai dettati della Costituzione.
Il caso più eclatante di questo passaggio di poteri è stato il conferimento dell’incarico a Presidente del Consiglio al sig. Mario Monti nel novembre 2011. Monti non era un parlamentare. Si dice che fosse un tecnico diventato immediatamente politico con la nomina a senatore a vita. Ma di politico è rimasto ben poco. Infatti questo ingranaggio  non ha funzionato. L’elettorato infatti lo ha bocciato. Ma l’elettorato non ha bocciato solo Mario Monti. Ha bocciato soprattutto il Presidente della Repubblica, che aveva nominato Monti senatore a vita e poi Presidente del Consiglio.
bersaniDopo Monti è toccato a Bersani vincere le eleziooni e formare un governo. Ma Bersani è stato incapace di formare un nuovo Governo. Ecco che allora è entrato di nuovo in campo lui, Giorgio Napolitano, re Giorgio con interventi a piedi uniti, direbbero i commentatori calcistici. Propugnando la soluzione Letta e quella dei dieci saggi che poi sarebbero dovuti diventare ministri, Napolitano si è comportato inpratica da primo ministro di fatto. In verità nemmeno Letta e Napolitano erano d’accordo fra loro. Napolitano ci aveva fatto intendere per esempio che Luciano Violante sarebbe stato ministro di Grazia e Giustizia e che Massimo D’Alema sarebbe stato ministro degli Esteri. Giorgio Napolitano voleva fare quello che si dice un governo forte. Senonchè Enrico Letta meno eletto dal popolo ancor più di Napolitano ha fatto – come si dice – un governicchio di mezze figure. Ma ha fatto anche di più! Non ha rispettato il patto che era all’origine del suo governo e probabilmente sottoscritto anche da Napolitano, con relativo ripensamento, e cioè che Silvio Berlusconi, il quale era uno dei principali azionisti della maggioranza di governo, sarebbe stato tutelato dall’attacco dei Magistrati. Letta ha retto la fiammella fino al punto di farsela spegnere nel momento in cui il Pdl si è spaccato. Il punto sta proprio qui. Come non si è fatto a non capire che, spaccandosi il Pdl, il gruppetto del Nuovo Centro Destra non avrebbe retto l’impatto con l’armata del Pd  fiaccata dai distinguo di Matteo Renzi e con lui di Luca Cordero di Montezemolo, di Diego Della Valle, del giovane John  Elkan, e per andare più lontano dai distnguo  del nuovo segretario di stato americano Johyn Kerry e dello stesso presidente degli Stati Uniti Barak Obama.download. Come si è fatto a non capire tuto questo?

John Kerry aveva chiesto espressamente a Enrico Letta e a Piero Grasso nei suoi incontri negli Stati Uniti un provvedimento di amnistia per parare l’ennesima aggressione contro Silvio Berlusconi da parte di alcuni Magistrati (i soliti noti cioè porincipalmente i Magistrati della Procura di Milano). Barak Obama da parte sua aveva detto chiaramente a Silvio Berlusconi entrato in contrasto con la Merkel, con Sarkozy e quindi con alcuni Magistrati italiani (i soliti): Non ti farò cadere! Ma se proprio dovrai cadere ti farò cadere in piedi!
Ora io mi chiedo: come si fa ad essere così politicamente inesperti da non capire che il presidente degli Stati Uniti (dico il presidente degli Stati Uniti) non può fare la parte dello zombi che prende alcuni impegni e poi non li mantiene?
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Matteo Renzi ha avuto la partita in mano e l’ha giocata con intelligenza. Anche se sembra ancora un boy scaut, il ragazzo non è fesso. Ma il problema più grave, dal nostro punto di vista e che è rimasto lì in tutta la sua gravità, nonostante tutto non lo ha creato Matteo Renzi o le dimissioni di Enrico Letta. Il problema più grave è che il Presidente della Repubblica persevera nei suoi comportamenti ormai incomprensibili. Egli ha chiesto per sé per avallare la formazione del nuovo governo tre ministeri. E che Ministeri! Interni, Giustizia e Economia! Perché Bini Smaghi non va bene? E non si era detto che il governatore della Banca d’Italia doveva essere autonomo dal Governo ma il Ministro del Tesoro doveva essere un politico? Perchè ora si insiste per un tecnico della banca d’Itapia anche per il ministro del Tesoro? E’ verop comesi legge ceh Francoforte in uno con il Presidente della Repubblica vorrebbe la conferma di Siniscalchi mentre Renzi è costretto a premere per avere un uomo suo (Tabellini)? E che a che vedere Francoforte con il presidente della Repubblica?
livia pomodoro Per l’incarico a ministro di Grazia e Giustizia erano in concorrenza Livia Pomodoro, pessimo Magistrato protagonista della trattativa buona amica del famigerato Magistrato Francesco di Maggio, aduso ai tempi della trattativa a fare doppi e tripli giochi. Dapprima ostile alla revoca dei 41 bis poi dopo l’accordo “io non ci sto” favorevole fino la punto di minacciare l’allora Ministro Conso di aggressione fisica se non avesse sottoscritto i decreti. Di che partito fa parte Livia Pomodoro per essere acclamata ministro di grazia e giustizia? E che tecnico è un Magistrato che in vita sua non ha scritto nemmeno una massima su una  rivista di giurisprudenza e che nel suo curriculum ha solo il fatto di essere stata sostituto di Borrelli vice capo di gabietto di Virginio Rognoni (capirai……….) e capo di gabinetto di Claudio Martelli (ve lo raccomando!)? Da dove deriva questa pretesa di Napolitano di avere per sé tre ministeri? Ve lo immaginate voi Sandro Pertini il quale per avallare la formazione di un nuovo governo chiedeva per sé tre ministeri?

A noi sembra che Napolitano nasconda qualcosa e che voglia coprire qualcosa. Forse ha ragione Salvatore Borsellino quando dice che Napolitano è il garante della nota trattativa Stato mafia un rapporto fra pezzi dello Stato e pezzi di Cosa Nostra che cominciò a Milano nel 1984 con la copertura dell’autoparco milanese e che si concluse nel 1997 con la nota lettera del pentito Biagio Rotondi (inchieste con il metodo ROS): ai Carabinieri li ho traditi ma a voi Magistrati non vi ho tradito. ganzerPerché mi fate questo? (lo avevano arrestato con un pretesto n.d.r.).

Biagio Rotondi morì suicida in carcere il giorno dopo.

E che può essere che fra i tanti problemi che ha questo paese vi è anche quello che non emerga la verità sulle stragi del 1992 e del 1993?  Con tanto di coperchio di Giorgio Napolitano e di Livia Pomodoro. Ed è possibile che anzi questo sembra essere il problema principale. E’ mai possible?

Michele Imperio

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