26 Aprile 2024, venerdì
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Gli appalti impantanati

Appalti pubblici impantanati. Il sistema informatico di verifica dei requisiti degli appaltatori, ufficialmente partito il 1° gennaio scorso, è rimasto in realtà lettera morta, perché sono state poche decine le stazioni appaltanti che si sono registrate sulla piattaforma informatica. Nonostante l’obbligo di utilizzo del sistema dell’Autorità, potrebbe quindi durare ancora la verifica cartacea, con il rischio di contenzioso sulle nuove gare: a fronte di un perdurare delle richieste di documenti cartacei alle imprese, queste ultime potrebbero infatti far valere il mancato adempimento da parte delle p.a. dell’obbligo di iscrizione alla piattaforma informatica.
È questo il quadro che si sta delineando rispetto al controllo dei requisiti dichiarati ai concorrenti che partecipano alle gare di appalto pubbliche (forniture, servizi e lavori) che in base all’articolo 6-bis del dlgs 163/2006 (codice dei contratti pubblici) deve avvenire attraverso la banca dati nazionale dei contratti pubblici e con il sistema Avcpass (Authority virtual company passport) messo a punto dall’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici presieduta da Sergio Santoro.

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