19 Aprile 2024, venerdì
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Natale sotto la neve al Nord Maltempo su tutta la penisola

Prepariamoci. Quella che i meteorologi hanno già battezzato «Christmas Storm» sta per colpire l’Italia. Tra Natale e Santo Stefano sul Paese si abbatterà una vera e propria tempesta: più di un metro di neve in montagna in meno di 48 ore, nubifragi, venti di tempesta, mareggiate.

Tutta colpa di una perturbazione, figlia di un ciclone profondissimo che si sta formando in queste ore nel Nord Atlantico e che nei prossimi giorni colpirà duro sull’Europa occidentale, tra Inghilterra e Francia per poi arrivare in Italia. Il clou è previsto il 25 e il 26. Così, se da un lato avremo temperature miti e leggermente al di sopra della media stagionale, dall’altro dovremo fare i conti con precipitazioni intense e venti tempestosi. A lanciare l’allerta è Antonio Sanò, direttore del portale il meteo.it: «Il tempo peggiorerà durante la vigilia di Natale con precipitazioni che saranno l’avanguardia di un più grave guasto generale del tempo sul Mediteranno e sull’Italia».

Ecco, dunque, cosa ci aspetta. In montagna cadrà tantissima neve, con punte di un metro, un metro e mezzo su tutto l’arco alpino al di sopra degli 800-1000 metri di quota. Faranno festa, ovviamente, sciatori e operatori turistici che in questa stagione aspettano la «dama bianca» come fosse manna. L’area più colpite dalla precipitazione nevosa sarà quasi tutta la fascia alpina, in particolare dall’Ossola alla Carnia; più ai margini, ma cadrà comunque la neve, le zone montane del Piemonte occidentale. E in pianura? Il rischio nubifragi sarà elevato. A Venezia, a causa dei venti sostenuti di libeccio (che potranno toccare picchi di 90 chilometri orari) i meteorologi prevedono l’innalzamento dell’acqua a livelli record, mentre ingenti quantitativi di pioggia cadranno su tutto il Nord-Ovest, con particolare violenza su Piemonte, Liguria e sull’alta Toscana. In queste zona, in particolare nell’area compresa tra La Spezia e Massa Carrara, è forte il rischio allagamenti e smottamenti.

Non andrà meglio a Santo Stefano. Giovedì la perturbazione concederà una tregua alle regioni Nord occidentali, ma sfogherà tutto il suo impeto sul Nord-Est e al Centro Sud. Continuerà a nevicare sulle Dolomiti e sulle Alpi Carniche. Violente mareggiate sono previste sulle coste della Sardegna e su tutto il litorale tirrenico. Luca Mercalli, direttore della Società meteorologica italiana invita però alla cautela: «È doveroso porre la massima attenzione, soprattutto perché tra Natale e Santo Stefano saranno milioni le persone che si muoveranno, ma stiamo attenti a parlare di tempeste e di allarmi. Siamo pur sempre di fronte ad una perturbazione invernale, anche se molto intensa». A proposito di inverno. Come proseguirà la stagione? «Le ultime elaborazioni sulle proiezioni stagionali indicano un gennaio e un febbraio particolarmente freddi e nevosi» fa sapere Sanò. Sarà così? Le stagionali, va detto, vanno prese con le dovute cautele. «Guai a sbilanciarsi su un periodo così lungo – chiosa Mercalli – si rischiano brutte figure».

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