20 Aprile 2024, sabato
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Nozze gay, stop dell’Alta Corte Australia ai matrimoni nella capitale

Sposi solo per una settimana. L’Alta corte australiana, la più importante giurisdizione del Paese, ha vietato i matrimoni omosessuali, pochi giorni dopo la celebrazione delle prime nozze gay nella capitale Canberra, la cui assemblea legislativa aveva votato a favore delle unioni tra persone dello stesso sesso.
“La legge sul matrimonio non è valida per la formazione o il riconoscimento delle nozze per coppie dello stesso sesso”, ha deliberato la Corte, che ha votato la decisione all’unanimità.

“Secondo la Costituzione e la legge federale come è oggi, un’autorizzazione legale del matrimonio omosessuale dipende dal parlamento federale”, hanno precisato i giudici.
Sono perciò da considerarsi incostituzionali e dunque annullate le 27 unioni gay celebrate nei giorni scorsi a Canberra. Oggi, sulla stessa materia, dovrebbe comunque pronunciarsi il Parlamento.
Il matrimonio in Australia è disciplinato dalla legge federale e non da quelle dei sei stati e dei due territori che compongono il Paese. Per questo, la deliberazione dell’Alta Corte australiana si applica all’intera nazione.
Intanto nella vicina India, l’Alta corte di giurisdizione ha riportato in vigore una legge atroce e arcaica che criminalizza l’omosessualità. Ieri è stata infatti cassata una sentenza del tribubale di Nuova Delhi del 2009 che depenalizzava i rapporti tra persone dello stesso sesso, riportando in auge una norma del 1860.

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