20 Aprile 2024, sabato
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Primo giro di boa per la legge quadro su Interporti e piattaforme logistiche

La legge quadro in materia di interporti incassa il primo si alla Camera e passa in seconda lettura all’esame del Senato.
Il provvedimento che detta i princìpi fondamentali in materia di interporti, piattaforme logistiche territoriali e infrastrutture intermodali, delinea innanzitutto i requisiti che le nuove strutture devono possedere disponendo che la progettazione, la realizzazione e la gestione di un interporto devono rispondere a criteri di trasparenza e di unitarietà tra le diverse funzioni previste e devono essere conformi ad adeguati e certificati sistemi di sicurezza e di controllo nonché di risparmio energetico. I requisiti richiesti per l’individuazione di un nuovo interporto sono: disponibilità di un territorio privo di vincoli paesaggistici, naturalistici o urbanistici che ne compromettano la fattibilità; collegamenti stradali diretti con la viabilità di grande comunicazione; collegamenti ferroviari diretti con la rete ferroviaria nazionale prioritaria; adeguati collegamenti stradali e ferroviari con almeno un porto ovvero un aeroporto; coerenza con i corridoi transeuropei di trasporto; in via prioritaria, recupero e riutilizzazione di strutture preesistenti e, in ogni caso, individuazione dei siti in aree già impermeabilizzate.

Il disegno di legge quadro inoltre:
– individua in modo preciso le competenze del Comitato nazionale per l’intermodalità e la logistica (a. indirizzo, programmazione e coordinamento di tutte le iniziative inerenti allo sviluppo delle piattaforme logistiche territoriali, ai fini dell’integrazione dei sistemi di trasporto terrestre, marittimo, fluviale e aereo nonché della semplificazione delle operazioni e del miglioramento dei servizi intermodali e logistici delle merci; b. promozione dello sviluppo economico e del miglioramento qualitativo delle aree facenti parte delle piattaforme logistiche territoriali conformemente ai requisiti richiesti);
– prevede il potenziamento della rete infrastrutturale delle piattaforme logistiche territoriali attraverso il finanziamento di progetti per i quali è autorizzata la spesa di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016;
– riconosce la natura commerciale della gestione degli interporti, stabilendo che i soggetti che gestiscono interporti agiscono in regime di diritto privato;
– disciplina le modalità di gestione dei rifiuti speciali e delle merci pericolose, per favorire la diversificazione modale e la sicurezza dei trasporti nell’ambito delle piattaforme logistiche territoriali;
– prevede, per accelerare la realizzazione delle infrastrutture di trasporto e di viabilità nonché quella di parcheggi, l’approvazione attraverso accordi di programma dei progetti per il potenziamento della rete infrastrutturale delle piattaforme logistiche territoriali.

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