24 Aprile 2024, mercoledì
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Pensioni, Ocse: giovane e precario oggi, anziano e povero domani

Sei giovane e con un lavoro precario? Domani ti ritroverai anziano e povero. Lo dice, in sostanza, l’Ocse, l’Organizzazione per cooperazione e lo sviluppo economico. In Italia, “l’adeguatezza dei redditi pensionistici potrà essere un problema” per le generazioni future, e “i lavoratori con carriere intermittenti, lavori precari e mal retribuiti sono più vulnerabili al rischio di povertà” durante la vecchiaia”.
Secondo l’Ocse il problema sta nel metodo contributivo e nella mancanza di reddito sociale. Chi ha un lavoro precario, sottopagato e con contratti approssimativi non versa molto in termini di contributi. E così non è in grado di costruire oggi la pensione di domani. L’Ocse rileva come il metodo di calcolo del sistema contributivo sia “legato strettamente” all’ammontare dei contributi, e lamenta il fatto che “l’Italia non preveda alcuna pensione sociale per attenuare il rischio di povertà degli anziani”.

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