Dopo 62 anni il patron dell’impero Esselunga, Bernardo Caprotti, lascerà il gruppo il prossimo 23 dicembre e andrà in pensione. A rivelarlo è il Corriere della Sera. Caprotti lascerà tutte le deleghe operative in Esselunga, tutti i poteri di firma e i compensi e smetterà di essere dipendente della sua azienda dopo 62 anni di lavoro continuativo, spiega il quotidiano. “Dopo molti mesi di assenza”, scrive Caprotti nella lettera ai dipendenti, “a seguito dell’infortunio occorsomi il 28 aprile, ho deciso da tempo di terminare, col 23 dicembre, la mia attività come lavoratore dipendente. Lascerò deleghe, poteri, compensi. Forse mi sentirò più leggero”. “A Dio piacendo”, aggiunge, “ci sarò e forse sarò anche più libero di fare quello che mi era sempre piaciuto: di andare per negozi e cantieri… Di non essere più subissato da montagne di carte e pratiche che mi imprigionano e mi impediscono. Forse ci vedremo di più e più liberamente”. La successione è risolta, scrive il Corriere, tutto è sigillato in una busta custodita dal notaio Carlo Marchetti.