18 Aprile 2024, giovedì
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Il grano della bonifica lucchese di Alfredo Catarsini in trasferta al MART di Rovereto

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A cura di Carla Cavicchini

Rovereto (TN), 13.04.2024È uno dei dipinti più noti e apprezzati di Alfredo Catarsini. E a questo punto, anche tra i più richiesti per mostre tematiche e/o collettive.Da oggi Il grano della bonifica lucchese – la grande tela (cm 233 x 300) che l’Artista viareggino realizzò nel 1940 per partecipare alla seconda delle tre edizioni del “Premio Cremona” (importante kermesse per giovani artisti provenienti da tutta Italia che si svolse tra il 1939 e il 1941 nel capoluogo lombardo e la cui prima edizione fu vinta proprio da Catarsini) – è in mostra al MART di Rovereto, nell’ambito dell’esposizione temporanea “Arte e fascismo” curata di Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari, che si apre al pubblico domani, 14 aprile, e proseguirà fino al prossimo 1° settembre.Per la Fondazione Alfredo Catarsini 1899, che rintracciò e acquisì il dipinto alla fine del 2021, si tratta di un importante riconoscimento della propria azione che dal 2020 ha l’obiettivo di tenere viva l’attenzione sull’opera di Alfredo Catarsini creando occasioni espositive, trasmettendone i valori soprattutto alle nuove generazioni, proponendo momenti di studio e di approfondimento della sua opera e incoraggiando i giovani talenti. Tre anni di successiDopo un lungo periodo di oblio e la fugace comparsa a un’esposizione a Seravezza (LU) dedicata al mondo agricolo, all’inizio del 2022 Il grano della bonifica lucchesericomparve a Grosseto grazie all’interessamento di un antiquario e subito tornò visibile a tutti: prima in una galleria del capoluogo maremmano, poi nella Galleria di arte moderna e contemporanea di Viareggio infine, nella primavera dello stesso anno, figurò tra i protagonisti di “Alfredo Catarsini: dalla darsena alla Linea gotica. Paesaggi, figure e grandi composizioni pittoriche (1917 – 1945)”, la prima mostra retrospettiva dedicata all’arte di Catarsini, curata dallo storico dell’arte Rodolfo Bona, e aperta fino all’8 maggio 2022.Al termine dell’esposizione, il grande dipinto fu traslato nel vicino Palazzo Ducale di Lucca, sede della Provincia, dove vi è rimasto fino all’inizio di quest’anno, quando è stata cercata un’altra adeguata collocazione al dipinto, individuata in una sala del secondo piano di Villa Bertelli, a Forte dei Marmi, dove entro giugno dovrebbe vedere la luce il “Museo d’arte moderna Il Quarto Platano”; tra l’altro Villa Bertelli è stata scelta anche perché è la tappa fortemarmina del “Cammino I luoghi di Catarsini”, che ospita anche il laboratorio esperienziale per non vedenti e ipovedenti.Nell’attesa della sua definitiva collocazione a Villa Bertelli – che avverrà nella prima quindicina del prossimo mese di settembre – il grande dipinto di Catarsini è stato prima protagonista dell’apertura della grande antologica dedicata all’Artista viareggino dal titolo “Il Novecento di Catarsini. Dalla macchia alla macchina” allestita a Villa Mirabella del Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera (BS) e adesso è “ospite” di lusso al MART di Rovereto per quasi cinque mesi. Un quadro importantePer la prima volta Il grano della bonifica lucchese compare in una foto che ritrae il pittore durante la sua realizzazione; quella foto, involontariamente diventata per anni l’“indizio” di una ricerca, fu pubblicata nel volume Alfredo Catarsini. L’arte vera affascinante amica, a cura di Elena Martinelli e Claudia Menichini, presentato nell’estate del 2021 alla Versiliana dal critico d’arte Vittorio Sgarbi e dalla Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno Cristina Acidini. In quell’occasione fu proprio Sgarbi a indicare Catarsini come uno dei pittori italiani, tra quelli che parteciparono alle tre edizioni del “Premio Cremona”, da valorizzare di più perché rappresentanti un’arte fortemente innovativa.Da parte sua lo storico dell’arte Rodolfo Bona, sulla scheda del dipinto scrisse: «Il secondo ‘Premio Cremona’, si tenne dal 19 maggio al 21 luglio 1940. Il grano della bonifica lucchese fu dipinto tra il 1939 e la fine d’aprile del 1940 ed è firmato in basso a destra ‘A. Catarsini’. Reduce dal successo ottenuto alla prima edizione del Premio Cremona del 1939, l’anno successivo il pittore inviò a Palazzo Affaitati di Cremona il dipinto Il grano della bonifica lucchese. L’esposizione fu dedicata a ‘La Battaglia del grano’ e, anche se non vinse alcun premio, il quadro fu apprezzato sia in Italia sia alla Künstlerhaus di Hannover, dove venne esposto lo stesso anno fra i 69 quadri accuratamente selezionati fra i meno noti al pubblico tedesco, nell’ambito del gemellaggio culturale con la città della Bassa Sassonia. In anni più recenti è riapparso a Seravezza, nell’ambito di una mostra dedicata al lavoro agricolo e, perfettamente conservato, consente oggi di apprezzare la stesura pittorica e le scelte cromatiche del pittore, caratterizzate da una pittura chiara e luminosa che si fa più solida nei piani più vicini per divenire più leggera nello sfondo. Acquistato quindi dalla Fondazione Catarsini, nell’ambito di un più vasto recupero della produzione del pittore, può oggi essere nuovamente visibile al pubblico. Delle tre opere che Catarsini presentò al ‘Premio Cremona’, Il grano della bonifica lucchese è l’unica rintracciata, a testimonianza della generale dispersione dei quadri che concorsero al ‘Premio Cremona’ fra 1939 e 1941 e dell’importanza della ricomparsa dell’acquisizione dell’opera».In definitiva, il dipinto rappresenta un tassello importante della produzione del pittore viareggino ed è tornato disponibile per ammiratori e studiosi dell’opera di Catarsini, permettendo a tutti di comprenderne meglio la parabola artistica.

Galleria Nazionale delle Marche concluso il primo lotto dei lavori nell’Appartamento della Jole

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A cura di Carla Cavicchini

Il prossimo 18 aprile la presentazione ai media (e poi alle 12 l’inaugurazione) degli spazi caratterizzati da un complesso rinnovo impiantistico e riallestimento. Costo totale dell’operazione: sei milioni di euro circa, finanziati attraverso il PNRR.Urbino, 08.04.2024Nell’ambito degli interventi finanziati tramite PNRR, procedono i lavori di adeguamento, riallestimento e rinnovo impiantistico del piano nobile del Palazzo Ducale di Urbino sede della Galleria Nazionale delle Marche.Infatti il prossimo 18 aprile alle ore 10 sarà presentato ai media la conclusione del primo lotto dei lavori nell’Appartamento della Jole, cui farà seguito alle ore 12 l’inaugurazione vera e propria degli spazi riallestiti e rinnovati al Piano Nobile dell’antica e prestigiosa dimora rinascimentale. Finanziamenti e lavoriI due diversi finanziamenti rientrano tutti nel medesimo obbiettivo [M1C3 – Investimento 1.3 “Migliorare l’efficienza energetica in cinema, teatri e musei”], per l’importo di 2.737.600,00 euro il primo, che prevede l’Intervento di miglioramento, adeguamento ed efficientemento energetico per il comfort ambientale degli spazi espositivi della Galleria Nazionale delle Marche con monitoraggio ambientale del Palazzo Ducale di Urbino e di 3.285.780,00 euro il secondo, che prevede l’Intervento di messa a norma dell’impianto elettrico e la realizzazione di un nuovo allestimento illuminotecnico con relativo layout delle opere presso il Palazzo Ducale di Urbino, e confluiscono in un unico progetto di revisione museologica e museografica degli spazi espositivi del museo urbinate.I lavori vengono condotti a lotti definiti, per permettere comunque la fruizione del museo, sia perché l’intero secondo piano – recentemente ampliato e riallestito – resta completamente accessibile, così come il piano terreno e i sotterranei, sia perché lo stesso piano nobile resterà in buona parte fruibile e le principali opere (Raffaello, Piero della Francesca, Tiziano, Città Ideale, etc.) rimarranno comunque sempre esposte al pubblico.Gli aspetti museologici vedono impegnati in prima persona il Direttore della Galleria Nazionale delle Marche, Luigi Gallo, insieme a Giovanni Russo, funzionario storico dell’arte della Galleria, affiancati – per gli aspetti museografici – dal funzionario storico dell’arte Valentina Catalucci e da Andrea Bernardini. Il progetto architettonico e l’allestimento è curato dal funzionario architetto Francesco Primari così come interni alla struttura sono anche i funzionari restauratori Giulia Papini e Francesca Graziosi che hanno affiancato lo staff per quanto concerne gli aspetti conservativi delle opere. Si tratta quindi di un lavoro compiuto in larghissima parte da personale interno del museo, già parte integrante di esso. Gli interventi in dettaglioIl primo lotto dei lavori ha interessato il braccio orientale, comunemente detto Appartamento della Jole, dal nome del personaggio femminile scolpito nello stipite destro del camino della prima elegante sala. Quest’ala del palazzo ingloba delle preesistenze tra le quali, probabilmente, il precedente palazzetto appartenuto ai Montefeltro. La costruzione della grande reggia urbinate, iniziò proprio da questo lato, con l’impiego di maestranze fiorentine alla cui opera si devono eleganti elementi lapidei che nobilitano gli spazi, tra i quali il camino prima citato e le incorniciature delle finestre.Nel corso dei lavori si è proceduto anche al restauro di questi elementi in pietra, compreso il grande portale di accesso – noto come Porta della Guerra attribuito ad Ambrogio Barocci – che caratterizza l’ingresso dallo scalone, nonché il corrispondente portale interno, opera di Michele di Giovanni da Fiesole.Più nello specifico, il criterio museologico seguito non si discosta molto da quello precedentemente proposto: si è cercato di mettere in relazione le opere mobili alle corrispondenti maestranze impegnate nella decorazione del palazzo. Così, le prime sale dove più forte è la presenza delle decorazioni lapidee, ospitano le opere degli scultori che lavorarono al primo cantiere del palazzo, come Michele di Giovanni da Fiesole. Tra l’altro, i lavori hanno permesso di ricollocare nella loro sede originaria due fregi di camini rimasti erratici, dei quali si è individuata la primitiva collocazione. Stesso criterio, vede rapportate le opere di Giovanni Boccati agli affreschi della Camera Picta, quelle di Fra Carnevale, all’alcova, etc. Interessante è poi l’introduzione, in queste prime sale, della Flagellazione di Piero della Francesca: il dipinto è emblematico del cambio culturale in atto in quegli anni che, di lì a poco, porterà Luciano Laurana a dirigere il cantiere del palazzo.L’allestimento è stato pensato per rispondere ad un doppio registro in cui l’esposizione delle opere dialoga con lo spazio architettonico; attraverso un principio di analogia alcuni allestimenti suggeriscono un carattere domestico delle sale; in altri casi ponendo le opere al centro della sala o distaccandole dal perimetro murario ne rendono evidente la parte retrostante, accentuando un carattere di teatralità dello spazio e al contempo rendendo possibile un più semplice accesso all’opera ai fini delle operazioni di manutenzione e restauro, nonché di studio.Anche il profondo e sistematico lavoro sui sistemi impiantistici elettrici, di illuminazione, di emergenza e sicurezza nasce in sintonia con l’allestimento prevedendo in ogni sala totem allestitivi e carter illuminotecnici che raccolgono tutti gli elementi impiantistici, razionalizzandoli e riducendone l’impatto in relazione alle opere e agli elementi architettonici storici.Due aspetti del nuovo sistema impiantistico risultano particolarmente evidenti: il nuovo sistema di illuminazione delle opere e dello spazio architettonico progettato ed eseguito dai lightdesigners Iskra & Giuseppe Mestrangelo di Lightstudio i quali hanno pensato a una composizione luminosa che assecondi funzionalità e “scenotecnica” in equilibrio con la visione d’insieme tra opere e architettura, dove una “luce rinascimentale”, tra composizione museografica e citazioni luminose di anfratti, si fonderà al disegno sobrio ed essenziale dell’ “architettura luminescente”, così voluta da Luciano Laurana e Francesco di Giorgio Martini. In questo senso si sono evitati accenti luminosi “drammatici” sulle opere e lungo tutto il percorso museale, al fine di ottenere una luce quasi “naturale”, propria del luogo, del tempo e della sua memoria percettiva. Talvolta la scenotecnica porta i fasci luminosi a disegnare con accenti e delicate ambre, la luce naturale, che a volte si insinua in un anfratto, verso l’angolo di una porta o sul lato di un camino, motivando una improvvisa “suggestione” per il visitatore.Un capillare sistema di controllo microclimatico, inoltre, attraverso una apposita sensoristica installata nelle sale permetterà di controllarne il microclima (temperatura, umidità, velocità dell’arai e polveri sottili) permettendo un puntuale monitoraggio dei parametri conservativi delle opere, mentre un sistema domotizzato attiverà le sedute scaldanti che aumenteranno il comfort dei fruitori durante la visita.Con l’occasione si è proceduto al monitoraggio dello stato di conservazione di tutte le opere e a un massiccio e generalizzato intervento di anossia (eliminazione degli insetti xilofagi) su tutti i materiali lignei, dalle preziose tavole alle eleganti porte intarsiate. Con l’occasione si è proceduto anche a un generale intervento di manutenzione straordinaria e di restauro degli ambienti nella loro complessità: parte dei pavimenti antichi è stata riposata mentre si è proceduto alla stuccatura generale, pulitura e nuova ceratura; sono stati effettuati interventi sugli infissi, ritinteggiate le pareti e altre operazioni di minore entità.

EURO GANG STRINGE UNA PARTNERSHIP CON ALFRED FILM

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A cura di Carla Cavicchini

LOS ANGELES (4 aprile 2024) – Euro Gang Entertainment, la casa di produzione fondata da Gianni Nunnari e Simon Horsman, ha annunciato oggi una partnership con Alfred Film, la nuova casa di produzione italiana fondata da Roberto Amoroso e Maria Theresia Braun. L’accordo include una serie TV e tre film.

I fondatori di Alfred Film vantano un’esperienza trentennale nell’industria italiana e internazionale.

Roberto Amoroso è stato Direttore Creativo in Sky Italia ed ha lavorato ad alcuni dei prodotti italiani di maggior successo come “Gomorra,” “The Young Pope” di Paolo Sorrentino e al film originale italiano più visto su Netflix “Il mio nome è vendetta”.

M. Theresia Braun è stata Direttrice delle Produzioni e del Marketing NBCUniversal Global Networks Italia per 20 anni.

Amoroso e Braun lavorano su progetti di grande qualità creativa che abbiano un forte impatto commerciale; sfruttando la loro esperienza nella gestione di progetti audiovisivi complessi e le loro consolidate relazioni nel mercato locale e globale. La loro prima produzione è “Tre di Troppo”, una commedia mainstream diretta e interpretata da Fabio De Luigi. Il film ha incassato 4,7 milioni di euro al botteghino ed è il terzo incasso italiano del 2023. Alfred Film investe in concetti originali e storie italiane rilevanti per i mercati locali e globali.

Questi i quattro progetti attualmente in sviluppo:

“Black Vatican” è una serie TV horror mainstream in 8 parti, basata su un’idea originale di Andrea Nobile e Mizio Curcio. Il protagonista Padre Torrence dovrà compiere il più terribile degli esorcismi: quello di un Papa posseduto. Il pilota è scritto dall’autore inglese Alex Child.

“Amore alla lettera”, una commedia romantica young adult, scritta da Michele Abatantuono e Lara Prando che, dopo il successo di “Tre di Troppo”, uniscono nuovamente le forze. L’incontro casuale di Riccardo e Leda il giorno di San Valentino li conduce a un’avventura comica in cui l’amore si manifesta “alla lettera” e in maniera soprannaturale.

“Les Italiens” (titolo provvisorio) è scritto da Andrea Nobile (“Suburra”, “Il mio nome è Vendetta”) ed è un film d’azione dal ritmo incessante ambientato a Parigi. Una banda criminale che si spaccia per ufficiali della Gendarmeria Nazionale esegue una rapina da manuale con un bottino da 20 milioni di euro. Ma le cose si complicano quando i finti poliziotti investono e uccidono involontariamente un ragazzo arabo, scatenando l’ira degli abitanti della Banlieu.

“A Tutto Gas” (titolo provvisorio) è il remake italiano della commedia francese del 2016, “A Fond”, diretta da Nicolas Benamou. Partire per le vacanze estive diventa un divertentissimo disastro per una famiglia alle prese con un minivan elettrico che non ne vuole sapere di scendere sotto la velocità di 150 km all’ora.

“Siamo assolutamente entusiasti di essere partner di Theresia e Roberto in questi primi progetti, che includono film in lingua italiana e serie TV per il mercato globale”, hanno affermato Gianni Nunnari e Simon Horsman di Euro Gang. “Theresia e Roberto portano la loro vasta rete di connessioni insieme alla loro profonda esperienza creativa e di produzione”.

Maria Theresia Braun (Amministratrice Delegata e Partner) e Roberto Amoroso (Presidente e Partner): “Siamo onorati di questo accordo con Gianni e Simon che ci apre nuovi orizzonti nel mercato italiano ed europeo al fianco di produttori internazionali di successo come loro. È un’opportunità enorme per una compagnia giovane come la nostra espandere il nostro raggio d’azione internazionale e non vediamo l’ora di dare vita a questi progetti”.

Euro Gang Entertainment ha recentemente annunciato un accordo di tre film e una serie con Marco Kreuzpaintner (co-regista della serie americana “Those About to Die”). La società è stata fondata l’anno scorso per sviluppare, finanziare e produrre film, serie televisive, produzioni teatrali e altri eventi dal vivo. Euro Gang ha oltre 30 progetti in sviluppo in vari generi, formati e fasce di budget: lo slate va da una commedia di Broadway, a film indipendenti con budget inferiore ai 10 milioni di dollari, a film di grande produzione. La compagnia è affiliata con Hollywood Gang Productions, che continuerà a sviluppare e fornire servizi ai principali studi di Hollywood.

Queen in versione sinfonica

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A cura di Carla Cavicchini

Orchestra da Camera Fiorentina e Orchestra Toscana Classica insieme per una serata dedicata a una delle rock band più amate di sempre, i Queen: “Bohemian Fantasy” è il concerto tributo al leggendario gruppo, in programma martedì 16 aprile al Teatro La Compagnia di Firenze.

Inizio ore 21. Biglietto 20 euro. Prevendite online su www.ticketone.it e nei punti Box Office Toscana (www.boxofficetoscana.it/punti-vendita) e presso Opera Your Preview – via Por Santa Maria 13, Firenze – tutti giorni dalle ore 10 alle 18. Riduzioni per studenti, over 65, titolari “Firenze Card” del Comune di Firenze e soci Unicoop Firenze.  

A impreziosire il concerto sarà la partecipazione, in veste di solista, di Giuseppe Andaloro, pianista di fama internazionale a cui si devono anche gli arrangiamenti orchestrali. Vincitore di importanti riconoscimenti, tra cui il Premio Busoni, Giuseppe Andaloro spazia con padronanza dalla musica rinascimentale a quella contemporanea. Il musicista siciliano è da sempre aperto alla musica dei giorni nostri, e proprio di “Bohemian Rhapsody” dei Queen ha realizzato una particolare versione per piano solo, pubblicata da Warner Classic.

Sarà l’occasione per riascoltare, in chiave sinfonica, “Bohemian Rhapsody”, “We Will Rock You”, “The Show Must Go On”, “Killer Queen”, “Somebody to Love” e altri capisaldi dell’epopea Queen, con arrangiamenti orchestrali che ne rispettano l’essenza e ne esaltano la forza. La direzione è affidata a Giuseppe Lanzetta, fondatore e direttore stabile dell’Orchestra da Camera Fiorentina: Lanzetta vanta una lunga carriera internazionale che lo ha visto sul podio dei Berliner Symphoniker e della Berliner Philharmoniker Chamber Orchestre, dell’Orchestra dell’Opera Nazionale Russa, dell’Hermitage di San Pietroburgo, della Johannes Strauss di Vienna, dell’Atlanta Symphony e di altri prestigiosi ensemble. 

Per informazioni e prenotazioni si può contattare la segreteria di Toscana Classica, tel 055.783374 – 333 7883225 anche via whatsapp. – www.toscanaclassica.com – toscanaclassica@outlook.com.
Il festival “I Mercoledì musicali dell’organo e dintorni” è realizzato grazie al contributo di Fondazione CR Firenze, Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze e Città Metropolitana di Firenze, che concede anche il patrocinio.

Progetto realizzato con contributo di
Fondazione CR Firenze
Ministero della Cultura
Regione Toscana
Città Metropolitana di Firenze
Comune di Firenze

Con il patrocinio di

Città Metropolitana di Firenze

Informazioni e prenotazioni
Segreteria Toscana Classica, tel. 055-783374 – 340.3944830 –www.toscanaclassica.com

Prevendite
Nei punti vendita Box Office Toscana www.boxofficetoscana.it (tel 055.210804)
Online su www.ticketone.it (tel. 892.101)
Presso le sedi, nei giorni dei concerti, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 21

Inflazione: Istat, marzo +1,2%

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Inflazione: Unc, stangata di Pasqua, male per 25 aprile e 1° maggio

Voli europei +26,7% in un solo mese

Secondo i dati definitivi di marzo resi noti oggi dall’Istat, l’inflazione annua è salita all’1,2%.

“Una stangata di Pasqua che non è certo di buon auspicio per i prossimi ponti del 25 aprile e del 1° maggio. I dati definitivi di marzo confermano i rincari astronomici che colpiscono gli italiani in vacanza” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“In testa alla top ten dei rialzi mensili, infatti, i Voli europei che rispetto a febbraio decollano del 26,7%. Medaglia d’argento per i voli intercontinentali con +8,9% (in media quelli internazionali salgono del 20%). Al terzo posto i Voli nazionali con +7,9%. Insomma, l’intero podio è legato al trasporto aereo. Non va molto meglio per i Pacchetti vacanza internazionali, +3,6% in un solo mese o per Alberghi, motel e pensioni che costano l’1,9% in più rispetto a un mese fa. Anche su base annua i dati sono sconfortanti: Alberghi, motel e pensioni +6,8%, Voli internazionali +7,3%, Pacchetti vacanza nazionali +8,2%, Voli europei +16,5%, Voli nazionali +19,1%, rialzo che li colloca al 4° posto della top ten degli aumenti tendenziali, dopo Gas tutelato (+51%), Olio di oliva (+45,7%), Pere (+20,1%). Insomma, prosegue la speculazione sulla voglia di vacanze degli italiani” prosegue Dona.

“Per una coppia con due figli, l’inflazione a +1,2% significa, nonostante il risparmio sulla voce Abitazione ed elettricità pari a 318 euro, un aumento del costo della vita pari a 273 euro su base annua, dei quali ben 233euro servono solo per far fronte ai rincari del 2,9% di cibo e bevande. Per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 226 euro, di cui 211 euro in più sono necessari per mangiare e bere. Per una famiglia media sono 168 euro per prodotti alimentari e bevande analcoliche. Il primato alle famiglie numerose con più di 3 figli con un aggravio complessivo pari a 298 euro, +277 soltanto per nutrirsi e dissetarsi” conclude Dona.

Tabella: rincaro annuo per tipologia familiare e divisioni di spesa (valori in euro)

DIVISIONI DI SPESAFamiglia mediaCoppiacon 1 figlioCoppiacon 2 figliCoppie con 3 o più figliInflazione annua dimarzo
Prodotti alimentari e bevande analcoliche1682112332772,9
Bevande alcoliche e tabacchi81010111,5
Abbigliamento e calzature213035401,7
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili-286-311-318-357-6,9
Mobili, articoli e servizi per la casa192424311,5
Servizi sanitari e spese per la salute222624241,6
Trasporti771051251282,4
Comunicazioni-49-64-68-72-5,6
Ricreazione, spettacoli e cultura689100,5
Istruzione379121,9
Servizi ricettivi e di ristorazione6488981044
Altri beni e servizi699392913,1
TOTALE RINCARO ANNUO1212262732981,2

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

La sezione competitiva “Discoveries” tra le novità del 65° Festival dei Popolipresieduto dal neo eletto Roberto Ferrari 

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A cura di Carla Cavicchini

Firenze, 15 aprile – Roberto Ferrari è il nuovo presidente del Festival dei Popoli, Istituto Italiano per il Film di Documentazione Sociale ONLUS, che approda alla 65° edizione dal 2 al 10 novembre a Firenze con un nuovo concorso, Discoveries, dedicato ai mediometraggi e cortometraggi internazionali realizzati da giovani registi. Sono queste le prime novità dello storico festival internazionale, il più antico d’ambito documentario in Europa, che presenta il meglio del cinema documentario mondiale e si prepara a tornare con un programma capace di raccontare le trasformazioni sociali e politiche in corso.

Roberto Ferrari, direttore esecutivo del Museo Galileo di Firenze e già direttore della Direzione ‘Cultura e Ricerca’ della Regione Toscana (2015-2020), è stato eletto dall’assemblea dei soci che ha rinnovato il consiglio direttivo, organo che rimarrà in carica per il prossimo triennio, 2024-2027. In base agli esiti della votazione, come consiglieri sono stati confermati Gianluca GuzzoLucia LandiBarbara Setti, ed eletti, tra i nuovi entrati, Alessandro BoschiMaria BonsantiAzzurra Morelli e Diana Marta Toccafondi. Confermata per il 2024 la direzione artistica di Alessandro Stellino e la direzione organizzativa di Claudia Maci. 

“Sono onorato di questo incarico – ha detto Ferrari – e grato per la fiducia che l’Assemblea ha voluto accordare al nuovo Consiglio Direttivo, insediatosi il 12 aprile. Un ringraziamento particolare a chi mi ha preceduto (il prof. Vittorio Iervese e il precedente Consiglio Direttivo), alle istituzioni sostenitrici e a tutti quanti lavorano per il Festival dei Popoli. Lavorando insieme caratterizzeremo sempre più l’Istituto, il festival e l’archivio come un laboratorio capace di offrire lungo tutto l’anno uno spazio di pensiero libero ed aperto fondato sul cinema del reale”. 

L’elezione del presidente coincide con alcune novità programmatiche proposte dalla direzione artistica come il lancio della sezione Discoveries che affiancherà lo storico Concorso internazionale lungometraggi (prime italiane da tutto il mondo) e il consolidato Concorso italiano (una panoramica del meglio del cinema documentario nazionale). Le call per partecipare ai concorsi sono aperte. Tutte le informazioni sul sito www.festivaldeipopoli.org

“Con la nuova presidenza – ha dichiarato il direttore artistico Alessandro Stellino – annunciamo anche alcune novità del programma come Discoveries, la nuova sezione competitiva dedicata a corti e mediometraggi realizzati da giovani filmmaker, con particolare attenzione alla sperimentazione e all’originalità delle forme. Il documentario interpreta il reale e può farlo in tante maniere diverse, per questo è sempre più importante rendere conto della varietà di approcci e formulazioni che lo caratterizzano, spesso sorprendenti e spiazzanti. Ci piace pensare a questa nuova sezione come un ulteriore luogo di scoperta per l’espressione di nuovi sguardi, nuovi talenti e nuove possibilità. Come sempre, ci saranno in programma omaggi a autori e autrici che hanno segnato la storia del documentario, mantenendo vivo uno sguardo al futuro e a un cinema intento a raccontare le trasformazioni in corso, attraverso la lente dell’analisi sociale e politica, della ricerca e della sperimentazione dei linguaggi”.

Ufficio Stampa Festival dei Popoli
press@festivaldeipopoli.org
Antonio Pirozzi (339 5238132) con Davide Ficarola e Valentina Messina

Biografia Roberto Ferrari

Roberto Ferrari (Taormina, classe 1981), è oggi Direttore esecutivo del Museo Galileo – Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze. Laureato presso l’Università Commerciale L. Bocconi di Milano, ha conseguito un PhD in Management presso l’Università Luiss G. Carli di Roma. Ha ricoperto il ruolo di direttore della Direzione ‘Cultura e Ricerca’ della Regione Toscana (2015-2020), seguendo importanti iniziative come la realizzazione della carta regionale dello studente universitario, il progetto ‘100 ricercatori per la cultura’, l’acquisizione del patrimonio Alinari, la costituzione della Fondazione Museo Archivio Ginori della Manifattura di Doccia e della Fondazione Alinari per la Fotografia, oltre al riordino delle politiche per musei, archivi, biblioteche, la apertura del Cinema La Compagnia (Firenze) e la realizzazione di Toscana Open Research – il portale della ricerca. È componente del comitato scientifico del Festival del libro Taobuk, del Consiglio di amministrazione della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze, della Commissione per il Sistema Museale Nazionale e del Consiglio di Amministrazione delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma, su designazione del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici. E’ stato membro della Commissione per il Sistema Museale Nazionale dal suo insediamento (2018) fino alla sua scadenza nel 2022.

Saverio Tommasi Fuoco alle Polveri 

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A cura di Carla Cavicchini

“E tu da che parte stai?” Barcolli o prendi posizione? E sei davvero sicuro di aver scelto bene? Debutta mercoledì 17 aprile al Teatro di Fiesole “Fuoco alle polveri!”, il nuovo spettacolo del giornalista, scrittore e attore Saverio Tommasi.

Inizio ore 21. I biglietti (15/20 euro, compresi diritti di prevendita) sono disponibili sul sito del teatro www.teatrodifiesole.it, su www.ticketone.it (tel. 892 101) e nei punti Box Office Toscana (www.boxofficetoscana.it/punti-vendita – tel. 055 210804).

Saverio Tommasi ribalterà quello in cui abbiamo sempre creduto, mostrandoti l’altra faccia. L’altro lato. L’altro. L’ameno. Tutti, per una sera, avranno la possibilità di essere creduti: briganti, assassini e parolai.

“Fuoco alle polveri – Storie di rivoluzionari gentili che ci dicono che il mondo può ancora essere cambiato” è una narrazione unica: tasselli il cui valore più alto è quello del nodo, dell’intreccio, in cui però nessuna storia è al riparo da certezze. Nello spettacolo ogni sicurezza verrà sottoposta a squarci. Storie come pietre d’inciampo, per comprendere il nostro presente e conoscere chi è capace di disequilibrare, spostando di lato la Storia.

I nomi senza significato staranno accanto ai re. Cadranno corone. Gli incredibili saranno stimati. Si farà spazio a creduloni e birbanti, le fattucchiere saranno accolte da squilli di tromba. Sono i piccoli eventi che la narrazione vuole sottolineare, gli atti di insubordinazione gentile che con questo spettacolo proviamo a rendere eterni. Storie da cui emerge il ritratto di un Paese che vuol resistere, nonostante tutto: la storia del nostro Paese oggi, senza certezze, o forse soltanto una: la sicurezza che le parole cambieranno il mondo.
Regia di Simone Rota. Produzione Epoché ArtEventi.

“Mi accorgo di essere diventato una delle storie che ho raccontato quando questa smette di perseguitarmi”.
“Io non voglio dimostrare niente, io voglio mostrare”Federico Fellini
Diplomato all’Accademia d’arte drammatica dell’Antoniano di Bologna e giornalista di Fanpage.it, Saverio Tommasi realizza video e reportage in Italia e all’estero. I suoi video hanno all’attivo oltre mezzo miliardo di visualizzazioni. Scrittore con Feltrinelli, il suo ultimo libro è “Troppo neri”. Saverio Tommasi è presidente e fondatore di Sheep Italia, associazione con la quale opera a fianco delle persone più fragili, e che coinvolge attualmente oltre diecimila volontari e volontarie in tutta Italia.

In programma fino al 24 aprile al Teatro di Fiesole, Primavera Fiesolana ospiterà nei prossimi giorni gli spettacoli di Remo Anzovino, Roberto Abbiati, Alessandro Quarta, Francesco Maccianti e Camerata Fiesolana: un cartellone volutamente sospeso tra intrattenimento, teatro d’impegno civile e di narrazione, jazz, classica, musica contemporanea e multidisciplinarietà.
Primavera Fiesolana è realizzata con il sostegno di Regione Toscana e Fondazione CR Firenze. Sponsor del Teatro di Fiesole: Officine Mario Dorin, Banca Cambiano 1884, Unicoop Firenze, Stefano Ricci e Ludovico Martelli.
Info, programma e prevendite sul sito www.teatrodifiesole.it. Disponibili in prevendita anche tre diverse formule di abbonamento, per tutti i gusti e tutte le tasche. Per chi viene in auto, si consigliano i parcheggi di piazza del Mercato (a pagamento) e di via delle Mura Etrusche (gratuito).

Antitrust: istruttoria su Rynair

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Unc: bene, si faccia in fretta

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha pubblicato nel Bollettino l’avvio del procedimento cautelare nei confronti di Ryanair in relazione all’accusa di impedire alle agenzie di utilizzare il sito ryanair.com per effettuare l’acquisto dei biglietti aerei per conto dei propri clienti.

“Bene, si faccia in fretta! E’ importante che si faccia subito chiarezza e si intervenga senza indugi, considerato l’approssimarsi delle vacanze e dei Ponti del 25 aprile e del 1° maggio. La tempistica di 8 giorni per poter presentare memorie scritte e l’aver già fissato per il 18 aprile l’eventuale audizione, laddove richiesta, dinanzi all’Antitrust, si spera acceleri le conclusioni del procedimento e gli eventuali provvedimenti cautelari” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Fonte: unione nazionale consumatori

Unc: su Alfa Milano, una buffonata!

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“Una buffonata! Una vicenda grottesca! Da entrambe le parti si è assistito a uno spettacolo desolante. Da un lato il ministro Urso che invece di occuparsi di inflazione o della crisi in cui versano tante aziende crede di difendere in made in Italy facendo cambiare nome a un’auto come se si trattasse del parmigiano, di un prodotto Dop o Igp, nome che comunque avrebbe pubblicizzato il capoluogo lombardo nel mondo, dall’altro l’Alfa Romeo e l’ amministratore delegato Jean-Philippe Imparato che, dopo aver scomodato il pubblico per la scelta del nome Milano, fa dietrofront pur di non scontentare il Governo” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Da un lato il ministro che canta vittoria per un cambio del nome, quando la vera vittoria e la vera battaglia da fare sarebbe stata far produrre l’auto in Italia, dall’altra Imparato che cerca di guadagnare la benevolenza del Governo in un momento in cui i sindacati sono in lotta per i posti di lavoro e per far aumentare la produzione di auto in Italia” conclude Dona.

Fonte: unione nazionale consumatori

Cosa fare se il datore non applica il contratto collettivo di lavoro?

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Nella Foto: Prof. Avv. Giuseppe Catapano

La situazione in cui il datore di lavoro non applica il contratto collettivo di lavoro può essere una violazione grave dei diritti dei lavoratori e delle normative del lavoro. Ecco una descrizione dettagliata delle azioni che possono essere intraprese in questa situazione:

1. Conoscere i Diritti dei Lavoratori: Prima di intraprendere qualsiasi azione, è importante che i lavoratori conoscano i propri diritti sanciti nel contratto collettivo di lavoro e nelle leggi sul lavoro applicabili nella propria giurisdizione. Questi documenti forniscono le basi legali per le azioni che possono essere intraprese in caso di violazione del contratto collettivo.

2. Comunicare con il Datore di Lavoro: Il primo passo da compiere è di solito comunicare direttamente con il datore di lavoro per cercare di risolvere la situazione in modo informale. Questa comunicazione può essere fatta verbalmente o per iscritto e dovrebbe chiarire la mancata applicazione del contratto collettivo e richiedere una risposta o un intervento immediato.

3. Raccogliere Prove: Durante questo processo, è importante raccogliere quante più prove possibili per documentare la mancata applicazione del contratto collettivo. Questo potrebbe includere copie del contratto collettivo, registrazioni delle comunicazioni con il datore di lavoro e qualsiasi altra documentazione rilevante che dimostri la violazione.

4. Coinvolgere il Rappresentante dei Lavoratori o il Sindacato: Se la comunicazione diretta con il datore di lavoro non porta a una risoluzione soddisfacente, i lavoratori possono decidere di coinvolgere il loro rappresentante sindacale o un sindacato per ottenere assistenza e supporto nella risoluzione del problema. Il sindacato può fornire consulenza legale, negoziare con il datore di lavoro e rappresentare i lavoratori in eventuali procedure legali.

5. Esplorare le Opzioni Legal: Se tutte le altre vie di risoluzione falliscono, i lavoratori possono considerare l’opzione di intraprendere azioni legali contro il datore di lavoro per la mancata applicazione del contratto collettivo. Questo potrebbe includere il ricorso a un’agenzia governativa del lavoro, come il Ministero del Lavoro o un tribunale del lavoro, per fare valere i propri diritti.

6. Organizzare Proteste o Azioni Collettive: In casi estremi, i lavoratori possono decidere di organizzare proteste o azioni collettive per far sentire la propria voce e porre fine alla mancata applicazione del contratto collettivo. Questo potrebbe includere scioperi, manifestazioni pacifiche o altre forme di mobilitazione per attirare l’attenzione sul problema.

In conclusione, la mancata applicazione del contratto collettivo di lavoro da parte del datore di lavoro è una violazione dei diritti dei lavoratori che può essere affrontata attraverso una combinazione di comunicazione diretta, assistenza sindacale, azioni legali e mobilitazione collettiva. È importante che i lavoratori si uniscano e agiscano insieme per far rispettare i propri diritti e garantire un trattamento equo sul posto di lavoro.