23 Aprile 2024, martedì
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FONDAZIONE CARIPT: CONTRIBUTI PER 41 PROGETTI CULTURALI

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A cura di Carla Cavicchini

Concerti, rassegne teatrali, festival e laboratori ma anche un bocciodromo sulla montagna pistoiese tra gli interventi cofinanziati con oltre 260mila euro

Tante manifestazioni tra le più popolari della provincia di Pistoia (come il Palio di Pescia, cui per la prima volta la Fondazione contribuisce, Incanto Liberty a Montecatini Terme, Un altro parco in città nel comune capoluogo e il Carnevale della Montagna Pistoiese, anche questo sostenuto dalla Fondazione per la prima volta) oltre a iniziative innovative (come un film sulla violenza contro le donne, con testimonianze dirette): in totale sono 41 i progetti finanziati con 260.870 mila euro da Fondazione Caript attraverso l’edizione 2024 del bando Sviluppo e cultura.

Il bando ha riscosso una grande attenzione – sottolinea il presidente di Fondazione Caript Lorenzo Zogheri – a conferma dell’importanza del nostro apporto alla vitalità culturale del territorio. Siamo particolarmente soddisfatti per il livello qualitativo delle proposte e per il carattere di novità di diversi tra i progetti che ci sono stati presentati. Quest’ultimo è uno degli aspetti che più ci premono e credo che siamo sulla buona strada per migliorare sempre più l’offerta culturale”. 

Tra le iniziative più curiose è la costruzione di un bocciodromo con copertura in telo nella Macchia Antonini, una delle più belle foreste della montagna pistoiese, progetto dell’associazione Scacchi Dinamici in collaborazione con la società agricola Forestiamo. L’obiettivo è dotare il territorio montano di uno spazio di socialità rivolto in particolare alla popolazione anziana.

La riscoperta delle erbe palustri del Padule di Fucecchio, la più estesa palude interna d’Italia, è al centro del progetto con capofila l’associazione Amici del Padule di Fucecchio per la Biodiversità. Facendo ripartire l’attività di raccolta delle erbe palustri, in particolare “sarello” e “sala” su piccoli appezzamenti di terreno, l’obiettivo è integrare la manutenzione del Padule con la preservazione di conoscenze tradizionali sull’impiego degli sfalci. Il materiale raccolto sarà stoccato, lavorato e utilizzato in una serie di eventi che includono visite guidate, due feste e un corso teorico/pratico.

A cura di Teatro Electra è “Rosalyn – la violenza è un sasso che rotola velocemente”, progetto che, dopo una ricerca triennale, produrrà un film sul femminicidio con la partecipazione di attori professionisti e testimoni del drammatico fenomeno. Il film sarà al centro di un percorso di convegni e conferenze per approfondire il tema.

I paesi montani di Crespole, Lanciole, Calamecca e Casa di Monte sono protagonisti del progetto “Pietre Abitate – Memorie dall’Appennino” a cura dell’Associazione Val di Forfora che prevede la raccolta di testimonianze di memorie popolarie tradizioni orali da parte di un gruppo di attori professionisti, drammaturghi che entreranno nelle case degli anziani di questi borghi. Le testimonianze raccolte confluiranno in laboratori teatrali aperti alla cittadinanza e in spettacoli itineranti.

Nell’ambito dei festival, Fondazione Caript sostiene “Pensare Mediterraneo” dell’associazione culturale Delpresto che, tra la prossima estate e la primavera del 2025, realizzerà a Pistoia una serie di eventi con editori, intellettuali, musicisti, performer e artisti di rilevanza nazionale e internazionale incentrato sul superamento delle barriere culturali tra paesi occidentali e altre culture.

Spettacolo dal vivo, natura e storia, tradizioni e cibo sono invece i temi di “Stupore”, festival della Pro Loco San Quirico di Valleriana per animare i borghi della Svizzera Pesciatina.

Dedicato alla musica è il progetto “Concerto e opera” dell’associazione Pescia – Laboratorio Musicale articolato in due fasi. La prima riguarda la selezione di brani delle opere del compositore ottocentesco Giovanni Pacini conservate nel Museo Civico di Pescia da proporre al pubblico in un concerto lirico. La seconda fase prevede una nuova edizione di un concorso internazionale per cantanti lirici con tema il Gianni Schicchi di Puccini.

Teatro popolare toscano

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A cura di Carla Cavicchini

Teatro popolare toscano e risate assicurate, per la rassegna del Teatro Comunale Regina Margherita di Marcialla(Barberino Tavarnelle – Firenze). In Via Amelindo Mori, 20.

Edizione 2023 -2024, la ventesima, che da novembre a maggio mette in cartellone quasi una trentina di proposte tra teatro ragazzi, popolare toscano e vernacolo, teatro a km zero, teatro contemporaneo e di ricerca, jazz con degustazioni di vino, musica e concerti bandistici. 

Sabato 20 aprile 2024 alle 21.30 e domenica 21 aprile2024 alle 17.00, la Compagnia locale di canto e prosa “I Rampanti” presenta “I barroccini di via dell’Ariento”. Un remake della commedia in tre atti di Dory Cei, nato dalla penna dell’autore teatrale Sergio Berti. Apprezzato per l’originalità dell’adattamento del testo comico, intriso di arguta ironia, leggerezza e musicalità.

Con Antonio Mulas, Franco Castrucci, Paola Canocchi, Anzio Giannetti, Laura Lombardini, Monica Gheri, Franca Rossetti, Claudia Ceccherini, David Baroncelli, Paola Lazzeri, Andrea Massetani, Gianni Bucciarelli,
Giuseppina Brogi, Alessandra Corti, Maria Cristina Galletti, Alessandro Mori. 

Le musiche portano il nome di Nicoletta Cantini, il trucco e parrucco sono stati curati da Emanuela Barison, i costumi nascono dalla creatività di Elisabetta Cappelli, mentre le scenografie sono opera di Francesco Bulleri.

Lo spettacolo – La figura del popolano arricchito, che dall’alto del suo nuovo potere economico si sente in grado di guardare e giudicare il mondo da una prospettiva di superiorità guadagnata sul campo e che nel suo maldestro tentativo di affermazione sociale, riesce vanamente pieno di sé e per questo anche comico, è nota a tutti, tanto da essere diventata ormai una macchietta. Ma se il parvenu in questione è una semplice venditrice ambulante del mercato di via dell’Ariento della Firenze di un tempo, allora il senso del contrasto fra la tracotanza della moglie e la semplicità e scarsa predisposizione al lavoro di marito e figlio, produce effetti d’irresistibile umorismo.

Informazioni: Il Teatro comunale Regina Margherita è in Via Amelindo Mori 20 • 50021 Marcialla (Firenze), Telefono e Fax 055 8074348. Web:www.teatromargherita.org – e-mail: info@teatromargherita.org

Prevendita biglietti: Bar Civico Duecentodue (ex Bar Italia) Tavarnelle Val di Pesa – telefono 3398673283, Bazar Norma a Marcialla – telefono 055 8074027, Bar Sport 21 a Barberino Val d’Elsa – Telefono 0558075284, Teatro Regina Margherita 055 8074348 solo nel giorno degli spettacoli. Prezzo dei biglietti: varia da 8 a 12 euro, in base al tipo di spettacolo. 

La direzione artistica è affidata a Italo Pecoretti, Ornella Detti e Laura Masini, Damiano Masini, che si dividono teatro ragazzi, prosa e jazz & wine, teatro popolare toscano, km zero e altri eventi. La parte formazione è a cura di Teatro Riflesso. 

Organizzazione generale dell’Associazione Culturale Marcialla, con il contributo e la collaborazione del Comune di Barberino Tavarnelle, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Unicoop Firenze, Music Pool, Teatro Riflesso, Il Teatro delle Dodici Lune, Carbon Dream, Volentieri Pellenc.

Cosimo dei Medici Salone del ’50O

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A cura di Carla Cavicchini

Cosimo I de’ Medici, living history nel Salone dei Cinquecento
 a 450 anni dalla morte del primo Granduca di Toscana

Domenica 21 aprile alle 19, nel Salone dei Cinquecento, andrà in scena “Illustrissimo Signor Duca”, dedicato al, “padre” della Toscana moderna

Firenze, 17 aprile 2024 – Domenica 21 aprile alle 19, nell’ambito delle celebrazioni per i 450 anni dalla morte di Cosimo I dei Medici e di Giorgio Vasari(1574-2024), il Comune di Firenze e MUS.Epropongono, nel Salone dei Cinquecento, l’evento di living history “Illustrissimo Signor Duca” dedicato al granduca Cosimo I, “padre” della Toscana moderna, nella ricorrenza della sua morte avvenuta proprio il 21 aprile del 1574.

Il living history rientra nel programma di iniziative ed eventi tesi a valorizzare e far conoscere Cosimo I e Giorgio Vasari, protagonisti assoluti della storia fiorentina e il loro indissolubile connubio. Un sodalizio fertile tra il duca e l’artista, ma anche rispetto e confidenza reciproci, che li rivelano legati da profonda amicizia. 

Illustrissimo Signor Duca: Cosimo I de’ Medici

La Sala Grande – così era detto il Salone dei Cinquecento – è il luogo che più di ogni altro racchiude la storia, le gesta, i progetti, i sogni di un giovane duca divenuto signore di Firenze a soli diciassette anni e tuttavia capace, con carisma e acume, di consolidare in forma assoluta il proprio governo e il potere della dinastia medicea: Cosimo I de’ Medici. La sala, cuore della Reggia medicea – rinnovata, ampliata e decorata secondo il volere ducale – diviene così il palcoscenico nel quale il personaggio storico ritorna, per la magia di una sera, a vivere l’incontro con il pubblico, restituendo a dipinti, sculture e architetture la forza politica e visiva che ebbero cinquecento anni fa.

L’evento è a cura di MUS.E, con il coordinamento scientifico di Valentina Zucchi, la regia di Alberto Galligani, in scena nei panni di Cosimo I insieme a Francesco Gori e Tommaso Palazzini.

Per chi: per giovani e adulti
Dove: Salone dei Cinquecento, Museo di Palazzo Vecchio, piazza Signoria 1 Firenze
Quando: domenica 21 aprile  (in replica anche venerdì 31 maggio) ore 19
Durata: 1h45’
Costi: Intero €20,00 –  Ridotto Convenzioni (Unicoop Firenze, Ordine architetti di Firenze, Ordine avvocati di Firenze e AFAM) €15,00 –  Ridotto minori di 18 anni €10,00 – gratuito per disabili e accompagnatori, membri ICOM, ICOMOS, ICCROM. Visita al percorso museale non inclusa.

Vinitaly, 18 mila assaggi al winebar del Consorzio Vino Chianti

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A cura di Carla Cavicchini

Il presidente Busi: “L’effetto calamita sul nuovo stand è stato importante. Sono venute persone da tutto il mondo per assaggiare i nostri vini”

Verona, 17 aprile 2024 – “Il winebar del Consorzio Vino Chianti è stato un grande successo con uno straordinario afflusso di visitatori: secondo le nostre stime, sono stati 18mila gli assaggi effettuati al nostro bancone. L’effetto calamita sul nuovo stand è stato importante: sono venute persone da tutto il mondo per assaggiare i nostri vini. Tanto dinamismo e vivacità. Un interesse che si è riversato anche sulle aziende co-espositrici.
A dirlo è Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti, stilando un bilancio della presenza al Vinitaly di Verona.

“E’ stata un’edizione molto fortunata del Vinitaly con migliaia di persone e come Chianti abbiamo investito molto sulla fiera nazionale del vino – dichiara il presidente Busi -. Abbiamo diviso il nuovo banco del vino Chianti in 4 settori: Chianti d’annata, Chianti riserva, Chianti superiore, Vin santo del Chianti. Abbiamo voluto dare maggiore visibilità a questi vini e offrire l’opportunità ai vari clienti di poter assaggiare il prodotto che più interessa loro. Abbiamo cercato di offrire sia alle aziende che ai nostri clienti un’opportunità per stare vicini al Chianti e assaggiare le nuove produzioni”.

“Il sistema fieristico funziona nonostante il complesso periodo che stiamo vivendo a livello internazionale – sottolinea Busi -. Veniamo da un 2023 complicato con i cambiamenti climatici che hanno penalizzato la nostra produzione. Speriamo che il caldo di questi giorni non ci giochi altri scherzi”.

Nebula a Venezia

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A cura di Carla Cavicchini

Fondazione In Between Art Film è lieta di presentare Nebula, la nuova mostra collettiva che aprirà al pubblico il 17 aprile 2024 al Complesso dell’Ospedaletto a Venezia in occasione della 60. Esposizione Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia.

Curata da Alessandro Rabottini e Leonardo Bigazzi – rispettivamente direttore artistico e curatore della Fondazione – Nebula espone otto nuove video installazioni site-specific commissionate a Basel Abbas e Ruanne Abou-Rahme (1983, Cipro/1983, Stati Uniti d’America), Giorgio Andreotta Calò (1979, Italia), Saodat Ismailova (1981, Uzbekistan), CinthiaMarcellee Tiago Mata Machado (1974, Brasile/1973, Brasile), Diego Marcon (1985, Italia), Basir Mahmood (1985, Pakistan/Paesi Bassi), Ari Benjamin Meyers (1972, Stati Uniti d’America) e Christian Nyampeta. Tutte le otto opere sono commissionate e prodotte da Fondazione In Between Art Film, l’istituzione concepita da Beatrice Bulgari per promuovere la cultura delle immagini in movimento e sostenere gli artisti, i musei e i teorici internazionali che esplorano il dialogo tra discipline e time-based media.

Il concept di Nebula, che in latino significa “nuvola” o “nebbia”, si ispira al fenomeno della nebbia come condizione materiale e metaforica in cui la possibilità di orientarsi tramite la vista si riduce, rendendo necessario attivare strumenti sensoriali diversi per conoscere la propria posizione e comprendere ciò che ci circonda. Nebula è il secondo capitolo di una serie di mostre organizzate dalla Fondazione a Venezia e continua la ricerca sullo stato delle immagini in movimento nell’ambito dell’arte contemporanea già iniziata nel 2022 con Penumbra. La Fondazione torna al Complesso dell’Ospedaletto e ne trasforma nuovamente gli spazi: il risultato è un’architettura sensoriale che ingloba la chiesa di Santa Maria dei Derelitti, la scala elicoidale, la sala affrescata della musica e l’antica farmacia, e che svela un’ala mai aperta al pubblico della casa di riposo moderna. Sviluppata nell’arco di due anni, Nebulaconferma la metodologia della Fondazione che, attraverso progetti espositivi ambiziosi imperniati sulla commissione e produzione di opere di immagini in movimento, offre agli artisti supporto curatoriale e produttivo di lunga durata.

Beatrice Bulgari, Presidente della Fondazione In Between Art Film, dichiara: “È per noi un privilegio tornare a Venezia e, in particolare, al Complesso dell’Ospedaletto dopo il successo di Penumbra. È anche un’occasione per ampliare la nostra riflessione sul ruolo delle immagini in movimento nella nostra società come medium di espressione creativa. Se Penumbraguardava all’oscurità come soglia tra la luce e il buio, Nebula va oltre questa dicotomia utilizzando una metafora ampia come quella della nebbia, che rende tutto meno definito. Questo stato di nebulosità e di sospensione ci parla della possibilità dell’arte di scoprire nuove coordinate all’interno di tempi come i nostri, disorientati e disorientanti. Siamo entusiasti di condividere con il pubblico internazionale della Biennale le opere degli artisti che ci hanno accompagnato in questo viaggio dove il tempo è opaco e di incerta navigazione”.

Le opere di Nebula abbracciano forme di frammentazione psicologica, socio-politica, tecnologica e storica, e suggeriscono modalità per navigare il nostro tempo presente, spesso attraversato da elementi che, come la nebbia, appaiono immateriali e insormontabili. Le opere toccano temidi natura diversa: la vastità del paesaggio in cui è possibile smarrirsio trovare la salvezza, l’architettura della memoria e il labirinto della coscienza, la musica e la voce come strumenti di riaffermazione. Esse esplorano anche altre forme di frammentazione: il riverbero della Storia nelle esistenze individuali, la tensione tra esserci e scomparire e tra vita condivisa e vita alienata, e l’impatto delle forze economiche e politiche sull’ambiente e sulla vita delle persone.

Nel loro ruolo di curatori della mostra, Alessandro Rabottini e Leonardo Bigazzi affermano: “Ancora una volta è stata l’atmosfera unica di Venezia a ispirare l’idea su cui costruire la mostra e commissionare le otto video installazioni ad altrettanti artisti internazionali. A Venezia la nebbia diventa lo spazio liminale in cui acqua e cielo si fondono, dove la luce si fa presenza diffusa e misteriosa. È un fenomeno meteorologico che dimostra quanto possa essere fallace il nostro senso della prospettiva e la nostra comprensione di ciò che è al di fuori di noi. Nebula è un’orchestrazione di immagini e suoni nello spazio che esplorano l’immagine del disorientamento dato dalla nebbia attraversouna miriade di significati metaforici più ampi. Allo stesso tempo, la mostra espande le nozioni di film e video assumendo forme scultoree e ridefinendo lo spazio con il suono e la luce. Le opere sono state concepite dagli artisti in stretta relazione strutturale, visiva e sonora congli spazi del Complesso dell’Ospedaletto con l’intenzione di amplificareil dialogo narrativo e spaziale tra il medium della video installazione e l’architettura che la ospita”.

Lo studio interdisciplinare 2050+, fondato da Ippolito Pestellini Laparelli, ha progettato interventi scenografici e architettonici che riflettono sulle diverse condizioni visive, acustiche, tattili e mentali della nebulosità, cercando di tradurle in passaggi che assorbono o amplificano il suono e la luce. Reagendo alle opere degli artisti, la strategia architettonica esalta o offusca sensi diversi per ogni video installazione, creando uno spazio poroso e tattile in cui storie, immagini e voci travalicano la dimensione della stanza in quanto confine.

Il percorso della mostra inizia nella chiesa di Santa Maria dei Derelitti con la video installazione site-specific Brown Bodies in an Open Landscape are Often Migrating(2024) che tratteggia i viaggi pericolosi che migranti irregolari intraprendono attraverso vasti territori, esplorando la distanza quale condizione delle esperienze diasporiche, nonché quale posizione intrinseca all’atto filmico. Il percorso continua con tre opere di Ari Benjamin Meyers, Christian Nyampeta e Giorgio Andreotta Calò che affrontano un intreccio di temi che riguarda la memoria e la coscienza, le architetture e gli archivi. Marshall Allen, 99, Astronaut (2024) è una storia musicale e visiva di trasformazione dalla dimensione terrena a quella soprannaturale concepita da Ari Benjamin Meyers sul rinomato musicista e attuale leader del leggendario gruppo Sun Ra Arkestra. Il film When Rain Clouds Gather (2024) di Christian Nyampeta ritrae tre amici artisti che discutono su come trascorrere il loro sabato sera mentre le notizie di guerre ingiuste e di crudeli stermini si susseguono senza sosta, in una meditazione auto-riflessiva sul ruolo e sui limiti del lavoro culturale. Immerso in un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà, l’installazione video e audio site-specific di Giorgio Andreotta Calò intitolata Nebula (2024) ci accompagna in un percorso attraverso il Complesso dell’Ospedaletto che offre una meditazione spaziale e metaforica sulla ricerca del senso ma anche sul suo smarrimento, sulla realtà e l’immaginazione, sulla razionalità e l’interiorità.

Al primo piano, in una serie di stanze che fino a poco tempo fa erano adibite a casa di cura, le opere di Basel Abbas e Ruanne Abou-Rahme, Cinthia Marcelle e Tiago Mata Machado, e Saodat Ismailova affrontano l’impatto del colonialismo e del capitalismo sul paesaggio e sulle persone, celebrando al contempo le comunità e gli individui che gli hanno resistito. Per il nuovo adattamento dell’installazione video e audio multicanale Until we became fire and fire us (2023–in corso), Basel Abbas e Ruanne Abou-Rahme hanno creato una composizione di parole, suoni, immaginie luci campionate a partire da un archivio crescente di materiali che gli artisti hanno co-creato, raccolto e remixato fin dal 2010. In questo modo, gli artisti intendono confrontarsi con la funzione originale del Complesso dell’Ospedaletto e riflettere sulle forme passate e presenti di espropriazione e cancellazione in Palestina. La video installazione Acumulação Primitiva(2024) di Cinthia Marcelle e Tiago Mata Machado è una meditazione allegorica sulla nozione di “accumulazione primitiva” che visualizza la relazione tra l’esproprio violento della terra, la mercificazione della forza lavoro e la struttura di classe razzializzata che sostiene la riproduzione del capitalismo fino ai nostri giorni.  Nell’ex farmacia del Complesso dell’Ospedaletto si trova Melted into the Sun (2024) di Saodat Ismailova, un viaggio visivo e poetico nell’eco culturale e politica che si è generata, attraverso secoli e luoghi diversi, dalle idee rivoluzionarie di Al-Muqannaʿ, un profeta ambiguo che ha vissuto nell’Asia centro-meridionale dell’VIII secolo.

Nella sala della musica decorata con dipinti illusionistici, Fritz (2024) di Diego Marcon conclude la mostra con il ritratto di un ragazzino che canta uno jodel all’interno di una legnaia illuminata da un’alba autunnale. Il suo canto è al tempo stesso un richiamo e un requiem composto solo da vocalizzi e suoni gutturali che genera un’ironia compassionevole verso le forme collettive di tristezza e isolamento che caratterizzano la nostra epoca.

Nebula sarà accompagnata da un programma di approfondimenti interdisciplinari curato da Bianca Stoppani, editor della Fondazione, e organizzato in collaborazione con Palazzo Grassi, Pinault Collection Venezia al Teatrino di Palazzo Grassi il 17–18 ottobre 2024. Il programma coinvolgerà gli artisti presenti in mostra ed espanderà il dibattito riguardo alle loro pratiche attraverso un fitto calendario di momenti discorsivi, proiezioni e contributi performativi.

A cura di Alessandro Rabottini e Leonardo Bigazzi con Bianca Stoppani, nell’autunno 2024 verrà pubblicato il catalogo che riflette sulla realizzazione di Nebula e includerà testi appositamente commissionatisulle nuove opere e un’ampia documentazione sulla loro realizzazione e sulla successiva installazione a Venezia.

Il Complesso dell’Ospedaletto è uno spazio culturale che fa parte di Ospedaletto Contemporaneo, un’iniziativa promossa da Venews Art.

Cosa include la manutenzione ordinaria della casa?

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Nella Foto: Prof. Avv. Giuseppe Catapano

La manutenzione ordinaria della casa comprende una serie di attività volte a preservare il buono stato e il funzionamento degli impianti, degli arredi e delle strutture della casa stessa. Queste attività sono necessarie per prevenire danni, prolungare la durata dei materiali e garantire la sicurezza e il comfort degli abitanti. Ecco alcuni esempi di cosa potrebbe includere la manutenzione ordinaria della casa:

  1. Pulizia regolare: Questa è una parte essenziale della manutenzione ordinaria e comprende la pulizia di tutte le superfici della casa, come pavimenti, pareti, mobili, finestre e sanitari. Una pulizia regolare contribuisce a mantenere l’igiene e a prevenire l’accumulo di polvere, sporco e batteri.
  2. Controllo e sostituzione degli elementi usurati: Questo include la verifica periodica di elementi come lampadine, filtri dell’aria, batterie dei rilevatori di fumo, guarnizioni delle finestre e delle porte, e la loro sostituzione quando necessario. È importante mantenere questi elementi in buono stato per garantire il corretto funzionamento degli impianti e la sicurezza degli abitanti.
  3. Manutenzione degli impianti: Questo può includere la pulizia e la manutenzione regolare degli impianti idraulici, come tubature e scarichi, e degli impianti elettrici, come prese e interruttori. È importante verificare periodicamente la presenza di perdite d’acqua, cortocircuiti e altri problemi che potrebbero causare danni o pericoli.
  4. Riparazioni minori: Ciò include la riparazione di piccoli danni o difetti nelle pareti, nei pavimenti, nei mobili e negli elettrodomestici. Ad esempio, la riparazione di una crepa nel muro o di un rubinetto che perde. Affrontare tempestivamente queste riparazioni minori può prevenire il peggioramento dei danni e ridurre i costi di manutenzione a lungo termine.
  5. Giardinaggio e manutenzione esterna: Questo può includere la cura del giardino, la potatura degli alberi e degli arbusti, la pulizia dei vialetti e delle aree esterne, e la manutenzione di recinzioni e cancelletti. Mantenere in ordine gli spazi esterni contribuisce non solo all’aspetto estetico della casa, ma anche alla sicurezza e al benessere degli abitanti.

In generale, la manutenzione ordinaria della casa richiede una pianificazione regolare e l’attenzione ai dettagli. È importante dedicare del tempo a queste attività per garantire che la casa rimanga sicura, funzionale e confortevole nel tempo.

Cosa si rischia con una denuncia per maltrattamenti in famiglia?

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Nella Foto: Prof. Avv. Giuseppe Catapano

Una denuncia per maltrattamenti in famiglia è una questione seria e può comportare diverse conseguenze legali, sociali ed emotive per tutte le persone coinvolte.

Dal punto di vista legale, chi viene denunciato rischia di affrontare un procedimento legale che potrebbe portare a conseguenze penali. Queste conseguenze possono includere l’apertura di un’indagine da parte delle autorità competenti, un processo legale e, se ritenuto colpevole, una condanna penale che potrebbe comportare multe o addirittura la reclusione. Inoltre, potrebbe essere emesso un divieto di avvicinamento alla vittima o ai membri della famiglia coinvolta.

Sul piano sociale, una denuncia per maltrattamenti in famiglia può portare a un deterioramento delle relazioni familiari e alla rottura dei legami affettivi. Questo può avere un impatto significativo sulla dinamica familiare e sul benessere emotivo di tutti i membri coinvolti, comprese le vittime, i denuncianti e gli accusati.

Dal punto di vista emotivo, sia la vittima dei presunti maltrattamenti che l’accusato possono affrontare stress, ansia, depressione e altri problemi emotivi legati alla situazione. La denuncia può portare a sentimenti di colpa, vergogna e isolamento, sia per la vittima che per l’accusato, e può essere un momento molto difficile da affrontare per entrambi.

Inoltre, una denuncia per maltrattamenti in famiglia può avere conseguenze a lungo termine sulle opportunità di lavoro, sulla reputazione e sullo status sociale dell’accusato. Anche se non si arriva a una condanna penale, il semplice fatto di essere accusati di maltrattamenti in famiglia può avere un impatto significativo sulla vita della persona coinvolta.

In conclusione, una denuncia per maltrattamenti in famiglia è una situazione grave che può avere conseguenze legali, sociali ed emotive significative per tutte le persone coinvolte. È importante affrontare questa situazione con serietà e cercare il supporto adeguato per gestire le conseguenze in modo appropriato.

Oroscopo per oggi 23 aprile 2024

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Ariete (21 marzo – 19 aprile): Oggi potresti sentire una spinta verso l’azione e l’avventura. È un buon momento per intraprendere nuove sfide e provare cose nuove. Tuttavia, assicurati di non essere troppo impulsivo e prendi decisioni ponderate.

Toro (20 aprile – 20 maggio): Oggi potresti sentire la necessità di concentrarti sulle tue finanze e sulla sicurezza materiale. È un buon momento per valutare i tuoi obiettivi finanziari a lungo termine e fare piani per il futuro. Sii prudente nelle tue spese e cerca modi per aumentare le tue entrate.

Gemelli (21 maggio – 20 giugno): Oggi potresti sentire una maggiore comunicatività e desiderio di connessione con gli altri. È un buon momento per socializzare e condividere le tue idee e pensieri con gli altri. Sii aperto alle opinioni degli altri e cerca di imparare qualcosa di nuovo dalle tue interazioni.

Cancro (21 giugno – 22 luglio): Oggi potresti sentire una maggiore sensibilità emotiva e il desiderio di proteggere te stesso e coloro che ami. È importante prenderti cura delle tue emozioni e trovare modi per gestire lo stress. Cerca il sostegno dei tuoi cari e cerca attività che ti aiutino a rilassarti e a rigenerarti.

Leone (23 luglio – 22 agosto): Oggi potresti sentire una spinta verso il successo e il riconoscimento. È un buon momento per concentrarti sui tuoi obiettivi di carriera e fare progressi verso di essi. Sii sicuro di te stesso e sfrutta le tue abilità e talenti unici per raggiungere il successo.

Vergine (23 agosto – 22 settembre): Oggi potresti sentire la necessità di ordine e organizzazione nella tua vita. È un buon momento per mettere in ordine le tue cose e fare piani per il futuro. Concentrati su ciò che è importante per te e cerca di eliminare le distrazioni che possono ostacolare il tuo progresso.

Bilancia (23 settembre – 22 ottobre): Oggi potresti sentire un forte desiderio di armonia e bellezza nelle tue relazioni e nell’ambiente circostante. È un buon momento per coltivare relazioni positive e creare un ambiente che ti ispiri e ti faccia sentire a tuo agio. Cerca l’equilibrio nelle tue interazioni e nelle tue decisioni.

Scorpione (23 ottobre – 21 novembre): Oggi potresti sentire una maggiore intensità emotiva e desiderio di approfondire le tue connessioni con gli altri. È un buon momento per esplorare i tuoi sentimenti più profondi e condividere le tue esperienze con coloro che ti sono vicini. Sii aperto alla vulnerabilità e alla trasformazione personale.

Sagittario (22 novembre – 21 dicembre): Oggi potresti sentire una spinta verso l’avventura e l’esplorazione. È un buon momento per ampliare i tuoi orizzonti e cercare nuove esperienze che ti ispirino e ti insegnino qualcosa di nuovo. Sii aperto al cambiamento e sfrutta le opportunità che si presentano.

Capricorno (22 dicembre – 19 gennaio): Oggi potresti sentire la necessità di responsabilità e stabilità nella tua vita. È un buon momento per concentrarti sui tuoi doveri e impegni e fare progressi verso i tuoi obiettivi a lungo termine. Sii disciplinato e determinato nel perseguire ciò che è importante per te.

Acquario (20 gennaio – 18 febbraio): Oggi potresti sentire una maggiore voglia di libertà e indipendenza. È un buon momento per esplorare le tue passioni e seguire i tuoi interessi senza sentirsi vincolato dalle aspettative degli altri. Sii autentico e fedele a te stesso.

Pesci (19 febbraio – 20 marzo): Oggi potresti sentire una maggiore sensibilità emotiva e il desiderio di connessione spirituale. È un buon momento per dedicare del tempo alla riflessione e alla contemplazione e per connetterti con il tuo mondo interiore. Cerca la pace e l’armonia attraverso pratiche come la meditazione e la visualizzazione.

Lavorare fino a tardi o su turni irregolari: Effetti sulla salute e il rischio di depressione

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A cura di Ionela Polinciuc

Il mondo del lavoro moderno è caratterizzato da una crescente flessibilità e una sempre maggiore richiesta di disponibilità a orari prolungati o irregolari. Tuttavia, uno studio recente ha evidenziato come questo stile di lavoro possa avere un impatto significativo sulla salute mentale e fisica dei lavoratori, aumentando il rischio di depressione e altri disturbi correlati.

Lavorare fino a tardi o su turni irregolari può compromettere il ritmo circadiano naturale del corpo, disturbando il sonno e influenzando negativamente il benessere generale. La mancanza di regolarità negli orari di lavoro può portare a una maggiore esposizione allo stress, alla stanchezza cronica e all’isolamento sociale, fattori che possono contribuire allo sviluppo della depressione.

Uno degli effetti più evidenti di lavorare fino a tardi è la compromissione del sonno, che può causare disturbi del sonno come insonnia, sonnolenza diurna e irritabilità. Il sonno è fondamentale per il riposo e il recupero del corpo e della mente, e la sua interruzione costante può avere conseguenze negative sulla salute mentale e fisica.

Inoltre, i lavoratori che svolgono turni irregolari possono avere difficoltà a mantenere uno stile di vita sano e equilibrato, con conseguente aumento del rischio di obesità, diabete e malattie cardiovascolari. La mancanza di tempo per dedicarsi all’attività fisica, all’alimentazione sana e alle relazioni sociali può contribuire alla comparsa di sintomi depressivi e all’isolamento emotivo.

La depressione è una condizione seria e invalidante che può compromettere notevolmente la qualità della vita e il rendimento lavorativo. È fondamentale che i datori di lavoro e le istituzioni prevedano misure per garantire un ambiente di lavoro sano e sostenibile, che tenga conto del benessere psicofisico dei dipendenti.

In conclusione, è importante prestare attenzione ai rischi associati a lavorare fino a tardi o su turni irregolari e adottare strategie per preservare la salute mentale e fisica. Il benessere dei lavoratori dovrebbe essere una priorità per promuovere una cultura del lavoro equilibrata e sana, che favorisca la produttività e il benessere globale di tutti i dipendenti.

Oyster experience. Un libro che racconta che racconta le ostriche con un percorso romantico attraverso i sensi

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A cura di Clara Sardella

Il libro di Elena Ravizza edito da Trenta Editore è dedicato agli appassionati e accompagna il lettore in un percorso per accostarsi alle ostriche attraverso i cinque sensi.


Un viaggio attraverso i misteri e i doni del mare indagando e scoprendo uno dei suoi abitanti piùenigmatici, l’ostrica. Questo frutto di mare non è solo un alimento, ma regala vere esperienze sensoriali. 

Oyster experience il libro di Elena Ravizza edito da Trenta Editore, parla di come accostarsi alle ostriche attraverso i cinque sensi, creando un momento di connessione con la natura stessa.

Dentro ogni ostrica si nasconde una storia che qui viene svelata con l’arte della cucina nel rispetto di un alimento che non nutre solo il corpo, ma anche l’anima.

Il testo comprende infatti anche una parte sapientemente dedicata alle ricette, curata dalla chef Viviana Spanuolo,per sperimentare l’ostrica a 360° e provare davvero a familiarizzare con questo elemento anche attraverso il suo gusto. 

Elena Ravizza nasce a Milano dove segue il percorso di studi in Comunicazione e Marketing. La passione per il mare, da sempre un filo conduttore nella sua vita, è diventato elemento centrale nella sua professione. La predilezione per le ostriche l’ha guidata verso I.WAI Food, azienda a conduzione familiare nel settore ittico. Questa storia che unisce cibo, ostriche, amore e passione sfocia ora in Oyster experience, un’opportunità di sviluppo del settore, ma anche l’occasione per incontrare il mondo marino da un nuovo punto di vista.

TRENTA EDITORE nasce nel 2004 e si rivolge a un pubblico curioso, che ama la buona tavola, ma anche le storie e i percorsi che ne sono alla base; lo fa attraverso 5 collane editoriali che, nella loro diversità, vogliono raccontare il grande mondo della cucina: 30 Gourmet – I volti e i piatti che hanno fatto grande la cucina italiana e internazionale, 30 Assaggi – Ricettari curiosi, freschi, capaci di stimolare idee da portare in tavola, 30 Spunti – Prodotti e percorsi nel territorio alla scoperta di eccellenze, 30 Storie – Romanzi e racconti da leggere per vivere il cibo da un diverso punto di vista e 30+1 – La cucina con quell’ingrediente a cui non avevate pensato, la nostra creatività.