La prima ondata di aria artica dell’autunno è arrivata puntuale e decisa, spazzando via gli ultimi indugi della stagione e trascinando l’Italia in un clima pienamente invernale. Neve in pianura al Nord, piogge diffuse al Centro, freddo intenso ovunque. Il brusco abbassamento delle temperature ha convinto la Protezione Civile a emettere un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse: è allerta gialla in ben dodici regioni, dal Friuli-Venezia Giulia alla Sardegna, passando per Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria.
L’innesco della situazione è una perturbazione in discesa dal Nord Europa, accompagnata da correnti fredde che irrompono sulla penisola attraverso la porta del Rodano, convogliando aria gelida capace di riportare la neve su Alpi e Appennini anche a quote molto basse. Un anticipo di inverno che, se da un lato regala panorami spettacolari, dall’altro sta provocando numerosi disagi nei collegamenti e nella mobilità locale.
Fin dalle prime ore del mattino il Trentino si è risvegliato sotto una nevicata continua. L’atmosfera idilliaca dei boschi imbiancati contrasta con le difficoltà registrate sulle principali vie di comunicazione: nelle prossime ore, oltre i mille metri, sono attesi fino a venti centimetri di accumulo. Scenario analogo in Valle d’Aosta, dove Courmayeur ha fatto segnare quarantasei centimetri di neve direttamente nel centro abitato, trasformando il paesaggio urbano in una scenografia da pieno inverno.
Se il Nord affronta i primi disagi, il Sud vive un fenomeno sempre sorprendente: il Vesuvio è tornato bianco, offrendo un’immagine che cattura e spiazza i napoletani ogni volta. Anche l’Etna ha indossato il suo mantello invernale, aggiungendo un ulteriore tassello di suggestione alla cronaca di una giornata dominata dal gelo. In Sardegna, la perturbazione ha colpito con particolare intensità: scuole chiuse in diversi comuni dell’interno, nevicate sopra i venti centimetri e accumuli che, sul massiccio del Gennargentu, arrivano a toccare quota cinquanta. Una misura che, per il mese di novembre, non passa inosservata.
Nel cuore della penisola, tra piogge e schiarite improvvise, sopravvivono ancora gli ultimi cromatismi dell’autunno. Immagini dal Ternano, in particolare dalla zona di San Venanzo, mostrano dall’alto boschi dipinti di rosso e oro, un foliage che resiste e si mescola con l’aria frizzante in arrivo dai quadranti nord-occidentali. Anche a Milano, dove la neve non si è affacciata, l’autunno dà il suo colpo di coda: il ginkgo biloba, con le sue foglie gialle, illumina strade e parchi, portando un frammento di magia nel grigiore quotidiano della metropoli.
Secondo le previsioni, un graduale miglioramento è atteso da metà settimana. Le precipitazioni tenderanno a diradarsi e la perturbazione scivolerà verso sud-est, lasciando spazio a condizioni più stabili. Il freddo, però, resterà il protagonista: le temperature, pur con qualche aumento diurno, continueranno a mantenersi rigide per diversi giorni, ricordando che l’inverno è ormai alle porte e che questa prima incursione artica è soltanto l’inizio di una stagione che si preannuncia dinamica.

