Il Ministero della Salute prende posizione con chiarezza sull’emendamento alla Manovra che punta a ritoccare la disciplina della responsabilità professionale dei medici. Una presa di distanza netta, affidata a un comunicato ufficiale, in cui il dicastero annuncia di voler esprimere parere contrario alla modifica proposta.
La nota sottolinea come l’attuale impianto normativo rappresenti, a giudizio del Ministero, un equilibrio già solido e adeguato. Un equilibrio ulteriormente consolidato dall’introduzione recente della norma sulla colpa grave, pensata per dare certezza ai professionisti sanitari senza ridurre le tutele per i cittadini. Intervenire ora con una revisione della disciplina, osserva il dicastero, non solo non sarebbe utile, ma rischierebbe di muoversi in direzione opposta rispetto all’orientamento tracciato dal ministro Orazio Schillaci negli ultimi mesi, centrato proprio sulla razionalizzazione e sul chiarimento della materia della colpa medica.
La presa di posizione arriva in un momento in cui il tema della responsabilità professionale è tornato al centro del dibattito pubblico, tra richieste di maggiore protezione per i camici bianchi e timori di un indebolimento delle garanzie per i pazienti. Con questo intervento, il Ministero sceglie di ribadire la validità dell’assetto esistente e di frenare un’iniziativa parlamentare che avrebbe potuto aprire scenari normativi non allineati alla linea perseguita fino a oggi.
Il messaggio è chiaro: prima di rimettere mano a un ambito così delicato, servono valutazioni approfondite e una coerenza di fondo con il percorso già avviato. Una coerenza che, secondo il Ministero, l’emendamento in discussione non garantirebbe.
