27 Ottobre 2025, lunedì
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Pedopornografia online, cinque arresti tra Torino e Novara 

Operazione della Procura di Torino: 22 indagati per scambio di materiale illecito sul web

Un’ampia operazione di contrasto alla pedopornografia online, coordinata dalla Procura di Torino, ha portato all’arresto di cinque persone – quattro nel capoluogo piemontese e una a Novara – e alla denuncia di altre cinque per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico. L’inchiesta, condotta dagli investigatori della Polizia Postale, ha consentito di far emergere un inquietante circuito di scambio di contenuti multimediali illeciti, tra i quali sono stati individuati anche video e immagini di abusi sessuali su bambini, in alcuni casi di età inferiore ai dieci anni.

L’indagine, nata dal monitoraggio di piattaforme di condivisione e chat dedicate allo scambio di materiale proibito, si è sviluppata anche attraverso attività sotto copertura che hanno permesso agli inquirenti di infiltrarsi nei canali utilizzati dagli utenti per eludere i controlli. Attraverso queste operazioni è stato possibile ricostruire una rete diffusa di soggetti che, da diverse province italiane, condividevano e scaricavano file di pornografia minorile, contribuendo a mantenere in vita un mercato criminale di inaudita crudeltà.

Gli agenti, lavorando su indirizzi IP, tracce digitali e contatti ricorrenti, hanno identificato ventidue persone coinvolte a vario titolo nello scambio del materiale, la cui posizione è ora al vaglio degli inquirenti per ulteriori accertamenti. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati computer, smartphone, hard disk e supporti di memoria contenenti migliaia di file di natura pedopornografica.

Le autorità giudiziarie sottolineano come questo tipo di indagini richieda un impegno costante e l’utilizzo di tecnologie sofisticate, in un contesto in cui la rete offre spazi di anonimato sempre più difficili da controllare. “Il lavoro degli investigatori sotto copertura è essenziale per individuare chi alimenta questi circuiti criminali e proteggere i minori da forme di sfruttamento che lasciano segni indelebili”, ha commentato una fonte giudiziaria.

L’operazione odierna conferma l’attenzione della magistratura torinese nei confronti dei reati informatici legati alla tutela dei minori, un fronte in cui la collaborazione internazionale e il costante aggiornamento tecnologico si rivelano decisivi per contrastare un fenomeno che continua a mutare e a proliferare online. 

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