18 Settembre 2025, giovedì
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Agguato in pieno giorno a Palermo: magazziniere freddato con quattro colpi di pistola

La vittima è Stefano Gaglio, 39 anni. L’omicidio in piazza Principe di Camporeale sotto gli occhi delle telecamere di sorveglianza. Si indaga sulle motivazioni del delitto

Un’esecuzione in piena regola, compiuta in pieno giorno e nel cuore di Palermo. Stefano Gaglio, 39 anni, è stato ucciso questa mattina con quattro colpi di pistola mentre stava per entrare nella farmacia in cui lavorava come magazziniere, in piazza Principe di Camporeale. L’agguato si è consumato in pochi secondi, davanti alle vetrine del negozio, trasformando un luogo quotidiano e affollato in teatro di un delitto spietato.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, Gaglio aveva appena accompagnato i figli a scuola. Dopo aver parcheggiato lo scooter, si era incamminato lungo il marciapiede diretto verso l’ingresso della farmacia, ignaro che qualcuno lo stesse attendendo. L’uomo armato lo ha raggiunto e ha esploso quattro colpi a distanza ravvicinata, lasciandolo senza scampo.

Le prime immagini raccolte dalle telecamere della zona hanno fornito un identikit dell’assassino: un uomo dall’apparente età di circa sessant’anni, corporatura esile, capelli brizzolati. Dopo aver fatto fuoco, si sarebbe allontanato a piedi verso viale Regina Margherita, dove – secondo quanto emerso dai primi accertamenti – avrebbe recuperato un mezzo a due ruote utilizzato per fuggire.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri, la polizia scientifica e il personale del 118, ma per la vittima non c’è stato nulla da fare. Gli inquirenti stanno acquisendo le immagini delle telecamere pubbliche e private della zona per ricostruire l’intero percorso dell’assassino e verificare eventuali complici.

Ancora da chiarire il movente dell’omicidio. Al momento gli investigatori mantengono il massimo riserbo: si scava nella vita privata e professionale di Gaglio per comprendere se dietro il delitto vi siano rancori personali, dinamiche criminali o altri interessi. La modalità dell’agguato, l’esecuzione rapida e silenziosa e la freddezza mostrata dall’assassino lasciano intendere una pianificazione accurata.

La piazza, in una mattina come tante, è stata improvvisamente scossa dal fragore dei colpi e dal panico dei passanti. Molti testimoni hanno assistito alle fasi concitate successive all’omicidio e i loro racconti sono ora al vaglio degli inquirenti.

Palermo torna così a fare i conti con la brutalità di un agguato che riporta alla memoria stagioni che la città sperava di essersi lasciata alle spalle. Le indagini, coordinate dalla procura, dovranno stabilire se si tratta di un episodio isolato o del tassello di un quadro più ampio.

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