Ieri, 14 agosto, Napoli ha vissuto un evento di straordinaria intensità emotiva e religiosa, un vero e proprio abbraccio di fede che ha unito la città al suo mare. Dopo 25 lunghi anni, la statua della Madonna di Piedigrotta ha lasciato la sua storica cupola dorata, nella parrocchia di Santa Maria di Piedigrotta, per un pellegrinaggio eccezionale che ha richiamato migliaia di fedeli, in un’onda di devozione che ha avvolto il quartiere e il Golfo.
La giornata è iniziata con grande solennità nella storica chiesa di Santa Lucia a Mare, luogo simbolo della devozione dei marinai. Alle 18:00, il Cardinale Mimmo Battaglia ha presieduto una santa messa affollatissima. Al termine della funzione, il momento tanto atteso: la statua della Madonna è stata issata con cura e delicatezza, pronta per la processione. Accompagnata dalla solenne Banda musicale dell’Arma dei Carabinieri, il corteo ha percorso le vie del quartiere, da via Santa Lucia fino a via Partenope, trasformando il lungomare in un fiume di fedeli commossi.
Il culmine dell’evento si è raggiunto alle 19:45 a Castel dell’Ovo, dove la statua è stata imbarcata su una motovedetta della Guardia Costiera dal Borgo Marinari. In questo tratto, la Vergine ha compiuto una suggestiva e toccante traversata via mare fino a Mergellina, scortata da decine di piccole imbarcazioni addobbate a festa, in un silenzioso e rispettoso omaggio alle acque che da sempre bagnano la città. L’arrivo al Molo Luise, previsto per le 20:30, è stato accolto in modo tradizionale e festoso dai Bottari sulla spiaggia, che con il loro ritmo scandito su antichi botti hanno celebrato il ritorno della Madonna con un’esplosione di gioia e di folklore, un’eco delle antiche tradizioni marinare.
Questo viaggio via mare della statua ha una risonanza profonda, evocando una delle leggende più care e antiche legate alla Madonna di Piedigrotta: quella di Zabbardino. Si narra che il sacrestano della chiesa, in una notte di violenta tempesta, scoprì con sgomento che la statua della Vergine non si trovava più al suo posto sull’altare. La cercò ovunque, temendo che fosse stata rubata, ma senza successo. Il mattino seguente, la statua fu ritrovata al suo posto, ma con il mantello ancora umido di salsedine e un po’ di sabbia, come se avesse affrontato un lungo viaggio. Solo più tardi si venne a sapere la verità: un’imbarcazione di pescatori, in pericolo tra le onde furiose, era stata salvata in modo inspiegabile. Il prodigio era evidente: la Madonna stessa aveva lasciato la chiesa per soccorrere i suoi figli in pericolo.
L’evento di ieri ha unito in modo straordinario la leggenda con la realtà. Mentre Zabbardino fu l’unico, stupefatto testimone del miracolo, ieri l’intera città ha potuto vedere la sua Madonna attraversare il mare, trasformando l’evento in una testimonianza collettiva di fede e speranza. Da Mergellina, la processione è ripartita via terra, snodandosi tra via Caracciolo, via Mergellina, via Sannazaro e salita Piedigrotta. L’emozionante viaggio si è concluso con l’arrivo nella Chiesa di Santa Maria di Piedigrotta, previsto per le 22:00, dove ad accoglierla c’erano le bande musicali dei giovani di “Canta, Suona e Cammina”, segnando il ritorno della Madonna a casa, nel cuore della sua comunità.
Questo evento ha ribadito la forza delle tradizioni napoletane e il profondo senso di identità che unisce la città alla sua storia religiosa e culturale.
Dalla visione instancabile di Benedetto Casillo e dalla guida spirituale del parroco di Piedigrotta Piero Milani, è emersa una verità potente: che per la fede, ogni ostacolo può essere superato. Il loro impegno ha dimostrato, ancora una volta, che i miracoli non sono solo storia antica, ma possono prendere forma nella devozione e nella tenacia di una comunità.
Il Ritorno Trionfale della Madonna di Piedigrotta: Napoli, un mare di fede e tradizione
Tra storia e leggenda, la Madonna di Piedigrotta solca le acque del Golfo. Il ritorno della statua, dopo un quarto di secolo, è un'ondata di speranza per Napoli.
