Riace (RC) – Il Tribunale civile di Locri ha dichiarato la decadenza di Mimmo Lucano dalla carica di sindaco del Comune di Riace. La decisione arriva in applicazione della legge Severino, che prevede l’interdizione dagli incarichi elettivi in caso di condanna definitiva per determinati reati.
La sentenza è stata depositata nelle scorse ore. I giudici hanno accolto il ricorso presentato dalla Prefettura di Reggio Calabria a seguito della condanna definitiva inflitta a Lucano a 18 mesi di reclusione (pena sospesa) per il reato di falso, nell’ambito del procedimento giudiziario noto come “Xenia”. Il processo ha riguardato presunte irregolarità nella gestione del sistema di accoglienza dei migranti nel borgo calabrese.
La decadenza riguarda esclusivamente l’incarico di primo cittadino: Lucano resta europarlamentare, eletto nel 2024 con la lista Alleanza Verdi e Sinistra. La sua candidatura era stata accolta dopo il pronunciamento della Corte d’Appello, che aveva ridimensionato in modo significativo le precedenti condanne.
Il provvedimento del Tribunale segna un nuovo capitolo nella vicenda giudiziaria e politica dell’ex sindaco, diventato figura simbolo a livello internazionale per il modello di integrazione sperimentato a Riace.