9 Luglio 2025, mercoledì
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L’arte digitale italiana conquista l’ONU

L’opera Estragon di Donato Nitti protagonista alla mostra “One Time One Future” nel Palazzo di Vetro. L’artista fiorentino unico italiano invitato per la fondazione della nuova Alleanza Internazionale per lo Sviluppo Sostenibile delle Arti.

L’arte italiana parla digitale a New York. E lo fa in una sede simbolo della diplomazia mondiale: il Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite. Sarà Estragon, raffinata opera di digital art firmata da Donato Nitti, a rappresentare l’Italia nella mostra internazionale “One Time One Future”, che inaugurerà il prossimo 25 giugno nella Prime Wall dell’ONU. L’iniziativa celebra l’80° anniversario delle Nazioni Unite e, soprattutto, la nascita dell’International Alliance for Sustainable Development of Arts (IASDA), una nuova rete globale che punta a promuovere la cooperazione artistica nel segno della sostenibilità e del dialogo interculturale.

Unico artista italiano selezionato per l’evento, Nitti — fiorentino, classe 1969 — è stato invitato a esporre accanto a esponenti di primo piano dell’arte contemporanea internazionale. Il progetto espositivo è curato da un comitato scientifico di altissimo profilo, composto dalla professoressa Ann-Marie Richard, direttrice del Sotheby’s Institute of Art di New York, dalla professoressa Qihong Xie della Tsinghua University di Pechino (executive curator) e dal professor Claudio Rocca, già direttore dell’Accademia di Belle Arti di Firenze.

Il giorno successivo all’inaugurazione, giovedì 26 giugno, Nitti sarà tra i relatori del forum “One Time, One Future”, momento centrale della manifestazione. Nel suo intervento — dal titolo Custodians of Meaning: Art and AI in Dialogue — l’artista e giurista italiano esplorerà il delicato rapporto tra creatività umana e intelligenza artificiale, a partire dalla propria esperienza artistica e dalla riflessione filosofica che attraversa la sua ricerca.

«È un grande onore rappresentare l’Italia in un’occasione così importante — afferma Nitti —. Estragon, l’opera scelta per la mostra, è anche l’immagine di copertina del mio ultimo libro Where the Sky Ends, uscito di recente a New York. È un lavoro che parla di memoria e futuro, due elementi che oggi più che mai sentiamo urgenti».

Una nuova alleanza globale per l’arte

L’evento segna l’atto costitutivo ufficiale di IASDA, una piattaforma che intende costruire un ecosistema artistico globale capace di coniugare sostenibilità, ricerca e patrimonio culturale. Tra i fondatori figura anche l’Istituto per l’Arte e il Restauro “Palazzo Spinelli” di Firenze, con il presidente Emanuele Amodei nel ruolo di Deputy General Secretary. Accanto a esso, hanno aderito istituzioni prestigiose come la Tsinghua University di Pechino, il China Global Ballet, il Sotheby’s Institute of Art (USA), il Royal Artistic Circle of Barcelona (Spagna), la Cultural Heritage Preservation Association (Messico), la Maison des Artists (Francia) e la China Poetry, Calligraphy, and Painting Association.

Chi è Donato Nitti

Avvocato, console onorario dei Paesi Bassi a Firenze e artista interdisciplinare, Donato Nitti ha saputo unire la sensibilità giuridica a una produzione visiva in costante dialogo con la filosofia, la poesia e la tecnologia. Dopo il dottorato in diritto privato comparato, ha esposto in numerose personali e collettive in Italia e all’estero: Londra, Barcellona, Milano, Roma, Firenze, Spoleto, Monza e Forte dei Marmi.

Il suo stile, che fonde arte digitale, pittura e grafica tradizionale, ha ottenuto importanti riconoscimenti. Tra i più recenti: il Fiorino d’Oro al XLI Premio Firenze 2024 per Tempo Fluido; il Primo Premio nella sezione “Immagini del Pensiero” al Premio Nazionale di Filosofia 2023 per Tempo Liquido; e il premio della critica alla mostra Restart di Milano per Da-sein. Due suoi dipinti sono oggi parte della collezione del Ministero degli Affari Esteri dei Paesi Bassi ed esposti presso l’Ambasciata olandese a Roma.

Accanto alla produzione artistica, Nitti coltiva anche la scrittura poetica. Il suo libro d’esordio, Altri universi imprevisti (Gazebo, 2022), ha vinto il Fiorino d’Argento al Premio Firenze. Nel 2024 ha pubblicato Di sogni perduti (Bertoni) e, recentemente negli Stati Uniti, la raccolta Where the Sky Ends, edita da Gradiva Publications.

Un artista globale, un’opera simbolica, un progetto visionario: con la presenza di Donato Nitti a New York, l’arte italiana torna protagonista sulla scena internazionale, portando con sé il valore di una cultura che sa coniugare radici e innovazione, memoria e futuro.

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