18 Luglio 2025, venerdì
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“Non siamo fatti per restare imprigionati in una pagina di Google”

Letizia Bonelli, tra i massimi esperti italiani di web reputation, racconta l'importanza del diritto all'oblio: uno strumento fondamentale per tutelare la dignità nell'era digitale.

Diritto all’oblio e web reputation – Parola all’esperta Letizia Bonelli

“L’immagine negativa nel web non deve essere una condanna a vita.”
Così esordisce Letizia Bonelli, una delle massime esperte italiane in materia di web reputation e fondatrice di OblioReputation, realtà specializzata nel supportare chi vuole riscattare la propria immagine online.

Con passione e determinazione, Bonelli sottolinea come la rete spesso conservi tracce del passato che non rappresentano più la realtà di una persona:
“Ci sono informazioni su internet che raccontano chi eri o chi si voleva che fossi, ma non chi sei veramente. Vecchie notizie, procedimenti chiusi, errori superati… ma ancora lì, visibili a tutti.”

In un mondo dove la reputazione digitale può incidere sul lavoro, sui rapporti personali e perfino sulla salute mentale, il diritto all’oblio si configura come uno strumento di giustizia e rinascita personale.
“La reputazione sul web è sempre più importante e con il diritto all’oblio puoi far valere il diritto che un individuo ha di essere dimenticato dal web, o più precisamente, di non essere più ricordato per fatti che lo riguardano e che in passato sono stati oggetto di cronaca.”

Il concetto giuridico del diritto all’oblio si è affermato con forza a partire dalla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 13 maggio 2014, e ha trovato una disciplina chiara nel Regolamento UE 2016/679 (GDPR), che lo definisce come un vero e proprio “diritto alla cancellazione” dei dati personali.

Ma chi può farne richiesta?
“A chiunque sia citato online per fatti superati, irrilevanti, lesivi. A chi è stato assolto. A chi ha già pagato. A chi è cambiato. A chi non vuole più che il proprio nome sia associato a contenuti che fanno male.”

La permanenza online di informazioni negative, anche se datate o non più rilevanti, può generare danni profondi.
“Alla reputazione, al lavoro, ai legami. Ma anche alla salute mentale: ansia, frustrazione, senso d’ingiustizia, isolamento. Il diritto all’oblio è tutela. È cura. È rinascita.”

Il messaggio di Bonelli è chiaro e potente: nessuno dovrebbe restare ostaggio del proprio passato digitale.
“Perché non siamo fatti per restare imprigionati in una pagina di Google, con notizie lesive della propria immagine. Perché ogni persona ha il diritto di essere dimenticata, quando l’informazione non è più di interesse pubblico. Perché la dignità non è negoziabile.”

E a chi sente che è il momento di voltare pagina, Bonelli offre un invito concreto:
“Se pensi che il tuo nome meriti silenzio e rispetto, non restare fermo. Noi di OblioReputation siamo al fianco di chi porta avanti questa importante battaglia personale di civiltà. Per farti voltare pagina e rilanciare la tua persona e la tua autostima.”

Chi è Letizia Bonelli
Manager e giornalista, Letizia Bonelli è attiva da anni nel campo del marketing e della comunicazione. Ha fondato e diretto testate come Black and Gold, One Magazine e Auto Class, ed è attualmente direttore responsabile de LaCritica.org.
Dopo studi economici e giuridici, si è specializzata in privacy e comunicazione digitale, diventando una delle voci più autorevoli in Italia in tema di reputazione online e diritto all’oblio. Con il suo progetto OblioReputation (www.oblioreputation.it), aiuta ogni giorno persone e professionisti a riprendere il controllo della propria immagine digitale.

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