16 Maggio 2025, venerdì
HomeItaliaCronacaSettala, strage tra le mura di casa: madre uccisa a coltellate, arrestato...

Settala, strage tra le mura di casa: madre uccisa a coltellate, arrestato il marito

A dare l’allarme la figlia di 10 anni: “Papà sta ammazzando mamma”. La donna, 43 anni, trovata senza vita in camera da letto. L’uomo ha confessato.

Settala (Milano) – Un altro femminicidio scuote l’Italia, consumato tra le mura domestiche e sotto gli occhi di una bambina. È stata proprio la figlia di dieci anni a lanciare l’allarme nella tarda serata di venerdì, con una telefonata carica di disperazione al numero di emergenza: “Papà sta ammazzando mamma”. Quando i carabinieri sono giunti nell’appartamento al terzo piano di una palazzina in via Cerca, hanno trovato la donna, 43 anni, già senza vita, colpita da numerose coltellate. L’uomo, 50 anni, marocchino, è stato arrestato sul posto. Era visibilmente ubriaco e ha ammesso il crimine: “L’ho ammazzata, l’ho ammazzata”, avrebbe ripetuto ai militari. Ora si trova nel carcere di San Vittore, accusato di omicidio aggravato.

Secondo una prima ricostruzione investigativa, la donna sarebbe stata aggredita mentre si preparava per andare a dormire: era già in pigiama, e il suo corpo è stato rinvenuto accanto al materasso in camera da letto. Accanto al cadavere, gli inquirenti hanno trovato il coltello utilizzato per colpirla ripetutamente. L’omicidio sarebbe avvenuto intorno alle 21, mentre la telefonata della bambina è arrivata attorno alle 23.

La piccola è stata trovata sotto choc mentre usciva dal palazzo seguita dal padre. I carabinieri l’hanno immediatamente messa in salvo. Illesa fisicamente, è stata affidata temporaneamente a uno zio materno e sarà ascoltata nelle prossime ore in audizione protetta alla presenza di uno psicologo, su disposizione della magistratura minorile.

L’appartamento – due stanze, una cucina, un soggiorno e un bagno – è stato posto sotto sequestro. Proseguono le indagini per chiarire le dinamiche e accertare eventuali precedenti episodi di violenza domestica.

Alcune testimonianze raccolte dai carabinieri delineano il profilo di un uomo con problemi di alcolismo e comportamenti aggressivi. Una vicina, Emanuela Collini, ha riferito che il 50enne era noto per essere molesto e spesso in stato di ebbrezza. “Una volta si è tagliato ed è venuto a imbrattarmi la porta e le pareti della scala. In quei giorni la moglie e la bambina non erano a casa, così ho fatto un esposto in caserma”, ha raccontato.

Intorno alle 23:30, la stessa vicina si è vista bussare alla porta dai carabinieri: cercavano conferme sulla presenza della bambina. “Nel mentre sentivamo lui che gridava e bussava”, ha riferito ancora, visibilmente scossa.

Questa ennesima tragedia si aggiunge a una lunga e dolorosa scia di femminicidi che continua a macchiare la cronaca italiana. Un crimine atroce consumato nel silenzio domestico, che riporta al centro dell’attenzione l’urgenza di interventi concreti per prevenire la violenza sulle donne e proteggere le vittime prima che sia troppo tardi.

Sponsorizzato

Ultime Notizie

Commenti recenti