“Ve lo avevamo promesso, lo abbiamo fatto”. È con queste parole, semplici ma cariche di significato politico, che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ribadisce la propria ambizione: portare a termine l’intero programma del centrodestra e ricandidarsi con il bilancio di una promessa mantenuta. Il messaggio è stato affidato a un post pubblicato su X, in risposta a una domanda dell’AdnKronos.
“La mia intenzione – scrive Meloni – è completare ogni punto del nostro programma e potermi ripresentare agli elettori con la cosa più banale, ma anche la più rivoluzionaria nel panorama politico italiano: chiedere di essere giudicata sulla base di quanto abbiamo realmente fatto”.
Nel mirino della premier, tutti i grandi dossier: economia, immigrazione, sicurezza, politiche familiari, riforme istituzionali, lavoro e politica estera. Un’agenda ambiziosa, che Meloni rivendica con fermezza, puntando su un’immagine di affidabilità e coerenza.
Tuttavia, se da un lato la narrazione della leader di Fratelli d’Italia raccoglie consensi tra i suoi sostenitori – che la dipingono come una sorta di “madre coraggio” del governo – dall’altro crescono i segnali di malcontento, anche oltre i confini della tradizionale opposizione parlamentare.
Il fronte critico denuncia uno scollamento tra le promesse enunciate e le realizzazioni concrete, soprattutto su temi caldi come il caro vita, la gestione dei flussi migratori e la tenuta dello stato sociale. Il consenso resta piuttosto alto, ma non immune da nette e profonde incrinature anche dal centro destra.
Con la prospettiva di un futuro ritorno alle urne, Meloni sembra voler giocare d’anticipo, tracciando una linea netta: sarà il giudizio degli elettori, e non quello dei partiti o delle polemiche, a decretare l’esito della sua leadership.