Roma ospita un nuovo capitolo nei rapporti tra Italia e Turchia. Con il quarto vertice intergovernativo, il premier Giorgia Meloni e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan rafforzano quello che entrambi definiscono con decisione una “partnership strategica”. Un incontro ad alta densità politica ed economica, culminato in un obiettivo ambizioso: portare l’interscambio commerciale bilaterale a 35 miliardi di euro nel medio periodo.
Nel cuore delle trattative, la volontà comune di ampliare la collaborazione su diversi fronti: dalla difesa all’industria, dal contrasto all’immigrazione irregolare alla gestione delle crisi internazionali, con particolare attenzione alla guerra in Ucraina. L’incontro è stato anche l’occasione per sottolineare il ruolo di Turchia e Italia come attori regionali fondamentali, capaci di influenzare gli equilibri geopolitici del Mediterraneo allargato.
Sullo sfondo, il rafforzamento delle relazioni economiche appare come la vera leva su cui costruire una cooperazione duratura. Roma e Ankara puntano non solo ad aumentare il volume degli scambi, ma anche a intensificare gli investimenti incrociati e le partnership industriali, con particolare attenzione ai settori energetico, infrastrutturale e tecnologico.
Il vertice ha inoltre riaffermato una linea di dialogo condivisa sul dossier migranti, tema su cui entrambi i governi spingono per una gestione strutturata e cooperativa dei flussi, sia a livello bilaterale che nell’ambito dell’Unione Europea. Sul fronte ucraino, seppur da posizioni non sempre sovrapponibili, Meloni ed Erdogan hanno ribadito la necessità di un’azione diplomatica internazionale efficace, in grado di condurre a una soluzione negoziata del conflitto.
Il quarto vertice italo-turco segna così una svolta operativa nelle relazioni bilaterali, con l’impegno congiunto a trasformare l’intesa politica in risultati concreti sul piano economico e strategico. Una sfida impegnativa, ma resa possibile da una sintonia sempre più evidente tra Roma e Ankara.