Sondaggi in frenata per Donald Trump, che registra un calo di consensi sulla gestione dell’economia e dell’inflazione. Secondo l’ultima rilevazione congiunta di CBS News e YouGov, solo il 47% degli americani approva l’operato dell’ex presidente, in ribasso rispetto al dato di marzo, quando la soglia di consenso superava il 50%. Un segnale che l’immagine di “uomo forte dell’economia” costruita durante il suo primo mandato sta perdendo smalto, proprio mentre l’inflazione torna a mordere le tasche degli elettori.
La bocciatura è ancora più netta quando si guarda specificamente alla gestione economica: il 56% degli intervistati esprime un giudizio negativo, contro un 44% che continua a sostenere Trump. Un’inversione di tendenza significativa, considerando che la ripresa economica era sempre stata uno dei cavalli di battaglia del magnate repubblicano.
Il dato pesa in vista delle presidenziali di novembre, dove l’economia sarà uno dei temi chiave della campagna elettorale. Il malcontento diffuso tra gli elettori su prezzi alti, salari stagnanti e costo della vita sembra aver eroso parte del vantaggio che Trump vantava rispetto al presidente in carica Joe Biden, soprattutto tra gli indipendenti e nei cosiddetti “swing states”.
Per Trump, che ha sempre puntato su numeri e crescita per rafforzare la propria leadership, questi segnali di disaffezione rappresentano una sfida strategica: dovrà convincere gli americani non solo della sua visione per il futuro, ma anche della sua capacità di gestire l’economia reale, al di là delle promesse da comizio.