Una notte di orrore quella tra il 3 e il 4 aprile a Trento, dove una donna è stata brutalmente aggredita nella sua abitazione. Il suo incubo è iniziato quando un uomo di 30 anni, di origine tunisina, l’ha spinta con la forza dentro casa, costringendola a subire ripetute violenze sessuali. Come se non bastasse, l’aggressore l’ha poi colpita con un coltello, ferendola.
Nonostante il terrore e le ferite, la vittima ha trovato la forza di reagire: in un momento di lucidità, è riuscita a contattare un amico, che si è precipitato a casa sua. L’arrivo dell’uomo ha messo in fuga l’aggressore, dando il via all’allarme che ha permesso ai carabinieri di intervenire rapidamente.
Durante la fuga, il trentenne ha cercato di disfarsi del coltello usato nell’aggressione, ma non è riuscito a far perdere le proprie tracce. I militari del nucleo radiomobile lo hanno rintracciato e bloccato poco dopo, trovandogli addosso il cellulare, i documenti e del denaro che aveva sottratto alla donna.
L’uomo è stato immediatamente arrestato e condotto in carcere con l’accusa di violenza sessuale, lesioni aggravate e rapina. La vittima, sotto shock, è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara per ricevere le cure necessarie.
