A cura di Daniele Cappa
Loredana Bertè è una delle artiste più iconiche e influenti della musica italiana, una cantante che ha saputo coniugare passione, talento e innovazione come pochi altri. La sua carriera, che si estende per oltre 50 anni, è un susseguirsi di sfide, successi e trasformazioni. Con la sua voce unica, la sua forza dirompente e il suo stile inconfondibile, ha segnato la storia del rock italiano, lasciando un’impronta indelebile nel panorama musicale.
Gli Inizi: Un Destino Segnato dalla Musica
Loredana Bertè nasce il 20 settembre 1950 a Bagnara Calabra, in Calabria, in una famiglia che, pur non essendo di musicisti, si distingue per la passione per l’arte e la cultura. Suo padre, un uomo di cultura, ha sempre spinto le sue figlie verso l’espressione artistica. Fin da giovane, Loredana dimostra un talento naturale per la musica, ma è il suo incontro con il mondo della canzone a cambiarle la vita. Inizia la sua carriera negli anni ’60 come vocalist, esibendosi in piccoli club e affermandosi per la sua straordinaria capacità interpretativa.
Nel 1970, a soli 20 anni, si trasferisce a Roma, dove la sua carriera prende una piega decisiva. Inizia a collaborare con alcuni dei più importanti artisti italiani dell’epoca, come Ivano Fossati e Luigi Tenco, che ne riconoscono subito il talento. Un momento fondamentale arriva quando, insieme alla sorella Mia Martini, partecipa come corista alla realizzazione di alcune canzoni del cantautore brasiliano Chico Buarque de Hollanda, un’esperienza che segna l’inizio della sua carriera da professionista. Tuttavia, è solo con il debutto come solista che Loredana si fa davvero notare.
Il Decennio d’Oro: Il Trionfo con “Sei Bellissima”
Il 1974 è l’anno che segna l’esordio ufficiale di Loredana Bertè come cantante solista. Partecipa al Festivalbar con il singolo Volevi un amore grande, ma è nel 1975 che avviene la sua vera consacrazione. Con il brano Sei bellissima, Loredana conquista il pubblico italiano. Il brano, che parla di una donna forte, indipendente e consapevole della propria bellezza, diventa un inno e segna l’inizio di una carriera che la porterà a diventare una delle voci più amate e riconoscibili della musica italiana.
L’album Normale o Super (1976) e l’album successivo Tir (1977) consolidano la sua posizione nel panorama musicale, ma è il 1978 con l’album Dedicato, scritto da Ivano Fossati, che Loredana raggiunge la piena maturità artistica. L’album contiene brani che rimarranno nel cuore del pubblico per sempre.
La Scelta del Reggae: Un’Innovazione Musicale
Negli anni successivi, Loredana Bertè si distingue per la sua capacità di rinnovarsi e sperimentare con nuovi generi musicali. Nel 1979, in seguito a un viaggio in Giamaica, entra in contatto con il reggae e ne rimane folgorata. Da quell’incontro nasce uno dei suoi lavori più innovativi, E la luna bussò, che diventa il primo esempio di reggae italiano, portando la musica giamaicana nelle case degli italiani e confermandola come un’artista capace di guardare oltre i confini tradizionali della musica popolare italiana.
Nel 1980, con il disco In alto mare, continua la sua ricerca musicale, miscelando il reggae con altre sonorità, ma è nel 1981 che Loredana firma uno dei suoi capolavori assoluti: Made in Italy, un album dalla copertura iconica realizzata da Andy Warhol, che rappresenta l’incontro tra la musica popolare e le avanguardie artistiche internazionali. Questo lavoro segna una nuova tappa nella sua carriera, unendo l’estetica della musica e dell’arte visiva e creando una fusione unica che ha ancora oggi un forte impatto.
Il Trionfo al Festival di Sanremo: “Non Sono una Signora”
Loredana Bertè ha sempre avuto una relazione speciale con il Festival di Sanremo. La sua prima partecipazione, nel 1986, segna un momento decisivo per la sua carriera. Il brano Re, scritto da un giovane Mango, la porta a confrontarsi con il grande pubblico della kermesse sanremese, ma è nel 1982 che ottiene la sua consacrazione con Non sono una signora, uno dei brani più iconici della sua carriera. La canzone, che parla di una donna che rifiuta gli stereotipi sociali, diventa un manifesto di indipendenza e forza, e il suo look e la sua performance sul palco di Sanremo fanno scalpore, confermando la sua attitudine provocatoria e anticonformista.
Le Perte e la Rinascita: L’Omaggio alla Sorella Mia Martini
Nel 1995, Loredana vive uno dei momenti più tragici della sua vita con la morte della sorella Mia Martini, anche lei un’icona della musica italiana. La scomparsa di Mia lascia un vuoto profondo nella sua vita e nella sua carriera, ma Loredana reagisce con una forza straordinaria. Il dolore per la perdita della sorella diventa una fonte di ispirazione, e la sua musica si arricchisce di nuove sfumature emotive.
Negli anni successivi, Loredana Bertè trova una nuova linfa vitale nella sua carriera. Pubblica album di successo come Mi manchi (1996) e Amici non ne ho (2000), continuando a consolidare la sua posizione di regina del rock italiano. La sua musica rimane sempre fedele alla sua identità, pur mantenendo uno spirito innovativo.
Il Ritorno Trionfale e il Successo Continuo
Negli anni 2000, Loredana Bertè attraversa una nuova fase di grande successo. Nel 2002 partecipa al Festival di Sanremo con Dimmi che mi ami, e l’album Babybertè (2005) conquista il disco d’oro. La sua capacità di rinnovarsi la porta ad un pubblico sempre più vasto, e la sua presenza sui palchi di tutta Italia diventa sinonimo di eventi indimenticabili.
Il 2017 segna l’inizio di una nuova fase della sua carriera. Con il suo tour Le mie canzoni più belle, Loredana porta la sua musica nei principali teatri italiani, confermando la sua straordinaria capacità di conquistare ogni tipo di pubblico. Nel 2018, la sua collaborazione con i Boomdabash per il brano Non ti dico no la catapulta nuovamente al centro della scena musicale, conquistando il cuore delle nuove generazioni.
Loredana Bertè Oggi: Una Leggenda vivente
Nel 2021, con l’uscita dell’album Manifesto, Loredana Bertè dimostra di non aver perso nulla della sua verve e della sua capacità di innovare. I singoli Tequila e San Miguel e Senza pensieri diventano successi estivi, dimostrando che la sua forza non è affatto diminuita con il tempo. Loredana non è solo una cantante: è una figura culturale, una vera e propria icona che ha contribuito in modo significativo alla rivoluzione musicale degli anni ’70 e ’80 in Italia.
Nel 2024, a 50 anni dal suo debutto, Loredana Bertè continua a stupire. La sua partecipazione al Festival di Sanremo con Pazza le regala il Premio della Critica Mia Martini e la conferma come una delle voci più longeve e audaci della musica italiana. Da gladiatrice, per tutto il mese di luglio, agosto e settembre, ha abbracciato il suo pubblico con Ribelle Summer Tour 2024, registrando praticamente il tutto esaurito ovunque.
Con una carriera che abbraccia più di cinque decadi, Loredana Bertè ha costruito una leggenda, un’eredità che continuerà a influenzare le generazioni future.
La sua storia è quella di una donna che ha sempre vissuto la musica come un atto di libertà e di espressione, un’artista che ha saputo reinventarsi senza mai smettere di essere se stessa. Un’icona senza tempo, che non smette di farci emozionare e di ispirarci.
