A cura di Ionela Polinciuc
Secondo quanto riportato dall’emittente pubblica israeliana Kan , il governo di Israele avrebbe raggiunto un’intesa per una tregua in Libano. Il primo ministro Benyamin Netanyahu starebbe ora esaminando il modo più appropriato per comunicare l’accordo all’opinione pubblica. Tuttavia, il mediatore americano Amos Hochstein ha espresso cautela, definendo “non accurate” le notizie che indicano un’approvazione definitiva da parte di Israele.
Nella serata del 24 novembre, Netanyahu ha presieduto una riunione con i ministri per discutere la sicurezza lungo il confine tra Libano e Siria. Durante l’incontro, il premier ha sottolineato la necessità che Israele mantenga piena autonomia decisionale nel definire eventuali violazioni dell’accordo. Parallelamente, il governo israeliano ha ricevuto dagli Stati Uniti garanzie su questa libertà d’azione, elemento considerato cruciale da Tel Aviv.
Secondo il quotidiano libanese L’Orient du Jour , la tregua sarebbe di carattere temporaneo, preludio a negoziati più ampi per un cessate il fuoco definitivo. Il 20 novembre, Hochstein aveva evidenziato una “vera opportunità” per porre fine al conflitto, riferendo che sia il governo libanese che Hezbollah avevano accolto favorevolmente la proposta di tregua americana, pur lasciando alcune domande irrisolte.
Nonostante l’apparente avvicinamento ad un accordo, la situazione sul campo resta critica. L’agenzia statale libanese NNA ha riferito che Israele ha effettuato una serie di raid aerei sulle periferie meridionali di Beirut, colpendo dodici edifici. Da parte sua, Hezbollah ha intensificato gli attacchi verso il nord e il centro di Israele, lanciando oltre 250 razzi e droni. L’organizzazione ha inoltre dichiarato di aver distrutto sei carri armati israeliani Merkava, inclusi cinque nella zona strategica costiera di Bayada.
Tra i nodi ancora da sciogliere c’è la composizione di un comitato internazionale incaricato di monitorare l’accordo in Libano, punto su cui le parti non hanno ancora raggiunto un’intesa definitiva.
La situazione sembra essere a un bivio: da un lato, l’accordo per una tregua rappresenta un passo significativo verso la de-escalation; dall’altro, i persistenti attacchi e le differenze tra le parti sottolineano quanto sia fragile il percorso verso una pace duratura. La risposta di Netanyahu e la gestione della comunicazione con l’opinione pubblica israeliana saranno cruciali per il futuro di questa potenziale intesa.
