A cura di Ionela Polinciuc
Il vicepremier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha espresso profonda preoccupazione per l’aggravarsi della situazione in Medio Oriente. A margine di un incontro presso la sede di Forza Italia, Tajani ha dichiarato: “Siamo molto preoccupati dal crescendo della situazione. Questa sera sarò a Parigi per fare il punto con il quintetto e discutere se sia possibile adottare un’iniziativa concreta. Continueremo a lavorare insieme per la pace, il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi”.
La riunione a Parigi vedrà la partecipazione dei principali attori internazionali impegnati nella risoluzione della crisi mediorientale. Il ministro ha sottolineato che la situazione è complessa e imprevedibile: “La situazione è difficile, nessuno di noi aveva previsto ciò che stava accadendo. Vedremo stasera se riusciremo a trovare delle soluzioni concrete su cosa possiamo fare”.
Tajani ha poi ribadito l’importanza di un approccio bilaterale e diplomatico, in particolare in merito all’Iran, per scongiurare ulteriori escalation: “Stiamo facendo pressioni sull’Iran per evitare un’escalation, e allo stesso tempo inviamo messaggi di prudenza a Israele “.
Per quanto riguarda la missione Unifil, Tajani ha specificato che, sebbene la situazione sia complicata, non ci sono rischi immediati per i soldati italiani impegnati nella missione di pace: “La missione Unifil è una missione di pace, non vedo rischi imminenti. I nostri soldati sono ben visti sia dagli israeliani che dagli Hezbollah. Il problema riguarda il conflitto tra Hezbollah e Israele, non la presenza della missione di pace”.
Tajani ha poi concluso sottolineando l’importanza di mantenere un dialogo aperto tra le parti in conflitto, in modo da prevenire ulteriori deterioramenti della situazione regionale.