A cura di Ionela Polinciuc
Il dibattito sull’osteopatia torna prepotentemente alla ribalta, scatenato da un episodio accaduto durante una puntata di ‘Unomattina’ su Rai1. La controversia è esplosa dopo che un osteopata ha eseguito una manovra sul collo del conduttore Massimiliano Ossini in diretta televisiva, suscitando preoccupazioni e polemiche.
Il gesto, definito da alcuni come “gravissimo e pericoloso”, ha riacceso i timori legati alle tecniche osteopatiche. Andrea Vianello, giornalista e volto noto di Rai, ha commentato duramente l’episodio sui social media. Vianello ha raccontato di aver subito una grave conseguenza dopo una manovra simile, che, secondo i medici, gli avrebbe causato una dissecazione della carotide e un ictus. L’evento gli ha provocato un lungo percorso riabilitativo e ha alimentato il suo impegno come presidente dell’Associazione per la lotta all’ictus cerebrale (Alice).
Alberto Momoli, presidente della Società Italiana Ortopedia e Traumatologia (SIOT), ha espresso preoccupazione per l’uso di manovre osteopatiche aggressive. “L’osteopatia va utilizzata con molta cautela,” ha dichiarato Momoli all’Adnkronos Salute. “Noi come società scientifica mettiamo in guardia contro l’esecuzione di manovre cruente, che spesso apportano pochi benefici ai pazienti.” Momoli sottolinea che l’ortopedico deve essere il primo a fare la diagnosi e, se necessario, a prescrivere trattamenti osteopatici, che dovrebbero sempre avvenire sotto la supervisione di un professionista medico, come un fisiatra. “Per pazienti con problematiche come ernie del disco o disturbi cervicali, certe manovre non sono appropriate,” aggiunge Momoli.
La discussione si fa ancora più rilevante alla luce dell’introduzione recente dei corsi di laurea in osteopatia. Momoli suggerisce che sarebbe stato preferibile inserire l’osteopatia come specializzazione all’interno del corso di laurea in fisioterapia, piuttosto che istituirla come un percorso di studi separato.
Questo dibattito solleva interrogativi importanti sulla regolamentazione e sull’applicazione delle tecniche osteopatiche, invitando a una riflessione approfondita sulla loro sicurezza e sull’integrazione con le pratiche mediche tradizionali.