A cura di Ionela Polinciuc
In un momento di intensa discussione politica e sociale, Aboubakar Soumahoro, deputato del Gruppo Misto, ha sollevato un vivace dibattito sul nuovo Decreto Legge Carceri, recentemente approvato. Secondo Soumahoro, la situazione nelle carceri italiane è critica e il decreto non affronta adeguatamente le gravi problematiche esistenti.
Soumahoro ha definito il decreto come una risposta insufficiente a una crisi sistemica. Ha citato i dati allarmanti dei suicidi tra i detenuti, con 64 casi dall’inizio dell’anno, e ha sottolineato il sovraffollamento che raggiunge una media del 131% rispetto alla capienza prevista. Questi fattori, secondo il deputato, rappresentano una chiara dimostrazione di come il sistema penitenziario italiano necessiti di riforme più incisive e di misure urgenti per garantire condizioni di detenzione più umane e giuste.
Soumahoro ha presentato un ordine del giorno approvato dall’Assemblea per cercare di migliorare la situazione. Tra le proposte avanzate ci sono:
- Mediazione Linguistico-Culturale: Potenziare i servizi di mediazione per facilitare l’integrazione dei detenuti di diversa provenienza culturale.
- Sostegno alla Popolazione Detenuta Femminile: Migliorare i servizi sanitari, come screening per il cancro e accesso a ginecologi e ostetrici, e rafforzare il supporto psicologico e familiare, oltre a garantire una migliore assistenza alla maternità.
- Istruzione e Reinserimento Sociale per Minori: Assicurare un’istruzione di qualità, programmi di reinserimento sociale e lavorativo, e opportunità di attività ricreative e sportive.
Soumahoro non è l’unico a criticare il Decreto Legge Carceri. Roberto Giachetti, insieme a Rita Bernardini, Sergio D’Elia ed Elisabetta Zamparutti, ha presentato un esposto-denuncia contro il ministro della Giustizia Carlo Nordio e i sottosegretari Andrea Del Mastro Delle Vedove e Andrea Ostellari. L’esposto accusa il governo di ignorare l’emergenza carceraria e di non impedire eventi tragici che avrebbero dovuto essere evitati. Giachetti ha anche suggerito che esista un piano del governo per lasciare deteriorarsi ulteriormente la situazione nelle carceri al fine di giustificare misure repressive.
Il dibattito sull’efficacia del Decreto Legge Carceri continua a essere acceso, con Soumahoro e altri critici che chiedono una riforma radicale del sistema penitenziario. Le proposte di miglioramento sono attualmente sotto esame e la risposta politica a queste preoccupazioni potrebbe determinare i futuri sviluppi nella gestione delle carceri italiane. Con le tensioni in crescita e le richieste di cambiamento sempre più forti, il governo sarà chiamato a rispondere in modo efficace alle critiche e a garantire che le condizioni di detenzione rispettino i diritti umani fondamentali.