14 Ottobre 2024, lunedì
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Gaza: Un giudizio sulla guerra e il ruolo della comunità internazionale

A cura di Ionela Polinciuc

In un’intervista esclusiva, il giudice Angelo Turco offre una prospettiva dettagliata e critica sulle azioni intraprese dalle parti coinvolte nella guerra di Gaza. Esplorando le responsabilità di Israele e Palestina, Turco discute l’inerzia della comunità internazionale e il ruolo predominante degli Stati Uniti nei conflitti globali. La sua analisi si estende anche alla possibile influenza della Corte Penale Internazionale e alle dinamiche geopolitiche che perpetuano il conflitto.

Giudice Turco: Qual è la Sua opinione sulle azioni intraprese dalle parti coinvolte nella guerra in Gaza? Ritiene che siano giustificate o inaccettabili?
L’attuale situazione che concerne gli eccidi di Gaza nella guerra tra Israele e Palestina è una realtà tragica per le morti continue di civili, anziani donne e bambini che non trovano alcuna giustificazione morale ed umana e che non debbono pagare per colpe o contrasti di antica memoria.

L’aggressione continua per Israele?

Israele ha avuto nel passato, negli anni 70 in particolare una continua aggressione da parte di Siria, Palestina ed Egitto in una faida continua che però poi, in sostanza ha trovato una collocazione territoriale per Israele anche con l’acquisizione o se si vuole, occupazione della striscia di Gaza una stabilità che non giustifica quanto sta accadendo. Anche volendo accreditare la tesi che Israele avrebbe subito attacchi terroristici da parte palestinese, questo non giustifica una reazione di efferata violenza che poi si ritorce sulla popolazione inerme, indifesa e incolpevole. Sulla questione la comunità internazionale sta assumendo ed ha assunto una posizione di tolleranza, anzi, quasi di assenza sotto il profilo di interventi decisivi diplomatici verso Israele perchè cessi da tali eccidi e stragi. Ma nulla si muove in questo senso anzi, l’America, come sempre ove interessi, spalleggia Israele nel conflitto così come ha fatto e sta facendo, ora. apertamente in Ucraina.

La Corte Penale cosa può fare?

La Corte Penale Internazionale in questo caso, e non come ha fatto nei confronti di Putin, su cui non ha alcun potere dispositivo non essendo la Russia uno Stato Europeo, può invece intervenire e sanzionare Israele ma non lo fa mentre potrebbe essere un organo importante perché questo massacro cessi. Ma, ripeto, oggi l’Europa e quindi i paesi occidentali, sono sotto lo schiaffo americano e questo impedisce ogni pacificazione in merito. La responsabilità poi di questo conflitto va attribuita anche alla Palestina, senza dubbio, per gli attacchi portati ad Israele e, se la reazione è stata immensa ed esagerata colpendo la popolazione inerme, certamente la responsabilità palestinese non è da meno ed è ben noto che i palestinesi, pur di attaccare chi ritiene nemico, non si fa alcuno scrupolo se di quella azione risponderà, di fatto, poi anche la popolazione civile ed anzi è tipico della guerriglia palestinese attaccare per poi mischiarsi tra la popolazione pur sapendo che la controparte non avrà riguardi pur di colpirli, che chi pagherà più di tutti sarà proprio la popolazione civile.

Ci sarà una pacificazione secondo Lei?

A mio avviso, nessuna pacificazione o invito alla pacificazione ci sarà perché, sempre a mio avviso, l’America non vuole che ciò avvenga come non vuole la pacificazione Ucraina/Russia e questo denota come la comunità internazionale, alla fine, sia manovrata e gestita da parte americana, nè d’altronde un intervento militare sarebbe idoneo a risolvere il conflitto per esiguità di uomini e mezzi. Ora il problema è che si vuole si parli del conflitto per allontanare l’attenzione dei media dalla truffa pandemica, altra fonte di strage umana e morti indotte, e dalla guerra in Ucraina dove la responsabilità americana ed il pilotaggio del conflitto da mano americana è apparsa in tutta la sua verità e violenza con il gravissimo attacco dell’ISIS al teatro russo con l’uccisione di oltre 140.000 persone dove la responsabilità americana è apparsa in tutta la sua evidenza.

Quindi, siamo di fronte a conflitti voluti e preordinati?

A mio avviso ci troviamo di fronte a conflitti voluti e preordinati e con tale affermazione concludo dicendo che non ci sarà pace nè risoluzione dei conflitti perché non vi è la volontà a tanto. L’America, ricordiamolo a noi tutti una buona volta, è l’unico paese che annovera sulle spalle i più violenti conflitti internazionali, che ha aggredito, da solo, più paesi in tutto il mondo, che ha lasciato dietro ogni intervento ed attacco, solo rovine, macerie e milioni di morti E MAI NESSUNO E’ INTERVENUTO nè mai NESSUNO (parlo ovviamente di giornali e tv ovvero della presunta informazione) ha gridato allo scempio o alla strage, non nell’attacco alla Tunisia, non nell’attacco all’Irak, alla Serbia, Siria, Palestina e tantissimi altri, in tutto 27 paesi distrutti affamati e con milioni di morti. Mai la Corte Internazionale Penale si è mossa in questi casi contro gli Stati Uniti e quindi dovrebbe essere chiaro che chi manovra gestisce e determina eventi e figure da denigrare sono solo gli Stati Uniti ed in particolare il suo braccio armato: LA NATO.

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