27 Luglio 2024, sabato
HomeItaliaCronacaShock a Modena: Uccide la moglie e si presenta dai Carabinieri con...

Shock a Modena: Uccide la moglie e si presenta dai Carabinieri con il cadavere nell’auto

A cura di Ionela Polinciuc

MODENA – Un drammatico caso di femminicidio ha sconvolto la città di Modena. Nella notte tra il 10 e l’11 giugno 2024, un uomo italiano di 48 anni si è presentato al Comando Provinciale dei Carabinieri di via Pico della Mirandola, trasportando nel suo veicolo il cadavere della moglie. La vittima è una donna italiana di origini russe, di 40 anni, e madre di due figli. L’uomo, giunto davanti alla caserma, ha confessato immediatamente il crimine ai militari di servizio.

La Scena del Crimine

Quando l’uomo è arrivato alla caserma, ha dichiarato al carabiniere di turno di avere nel suo furgone il corpo senza vita della moglie. I carabinieri, agendo con estrema cautela per preservare le prove, hanno aperto il veicolo. All’interno del vano bagagliaio, rannicchiato, c’era il cadavere della donna. L’ispezione cadaverica, condotta dal medico legale sotto la supervisione del Pubblico Ministero di turno, ha rivelato dettagli inquietanti: la testa della vittima era avvolta in un sacchetto di plastica nera, stretto al collo con un filo elettrico plastificato. Una volta rimosso il sacchetto, è emerso che il collo della donna era ulteriormente stretto con una cintura.

Le Indagini e l’Arresto

Gli accertamenti iniziali, condotti sul posto dal Pubblico Ministero, hanno portato all’immediato arresto dell’uomo per omicidio aggravato. L’uomo è stato quindi trasferito alla casa circondariale di Modena, dove resterà in custodia in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto davanti al Giudice per le indagini preliminari.

Il Contesto Familiare e Giudiziario

Le indagini preliminari hanno rivelato un contesto familiare turbolento. La vittima aveva avviato, presso l’Autorità Giudiziaria di Innsbruck (Austria), una procedura per la regolamentazione dell’affidamento prevalente dei figli minori e l’esercizio del diritto di visita. Questo procedimento si era concluso il 17 maggio 2023, con una decisione che stabiliva la collocazione prevalente dei minori presso l’abitazione della madre, concedendo al padre un diritto di visita.

In risposta, l’indagato aveva presentato, nel gennaio 2024, un ricorso al Tribunale Civile di Modena per la separazione giudiziale con addebito a carico della moglie, contestando la giurisdizione dell’Autorità Giudiziaria austriaca. Il Tribunale di Modena aveva deciso di non prendere provvedimenti temporanei urgenti, riconoscendo la validità della decisione austriaca. La causa era stata posta in decisione a maggio 2024, focalizzandosi sulla questione preliminare della giurisdizione.

Nel febbraio 2024, la vittima aveva ulteriormente intensificato le azioni legali, presentando istanza al Tribunale di Innsbruck per ottenere l’affidamento esclusivo dei due figli minori.

Reazioni e Conseguenze

Questo tragico evento ha suscitato profonda commozione e sdegno nella comunità modenese e oltre. Il caso mette in luce, ancora una volta, la gravità del fenomeno dei femminicidi in Italia e l’urgenza di adottare misure più efficaci per prevenire tali tragedie.

Il femminicidio di Modena è un doloroso promemoria della vulnerabilità delle donne in situazioni di conflitto familiare e dell’importanza di sistemi giudiziari e di supporto che possano intervenire tempestivamente. L’iter giudiziario seguirà il suo corso, con la speranza che giustizia venga fatta e che questo tragico evento possa sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di una maggiore protezione per le vittime di violenza domestica.

Sponsorizzato

Ultime Notizie

Commenti recenti