20 Maggio 2024, lunedì
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Intervista a Maurizio de Giovanni: Riflessioni su Pietro Golia e l’onore di un premio cittadino

A cura di Alfredo Mariani e Ionela Polinciuc

Nell’intervista esclusiva con lo scrittore e sceneggiatore Maurizio de Giovanni, si apre uno scorcio intimo e toccante su Pietro Golia, una figura amata e rimpianta, il cui ricordo continua a permeare la mente e il cuore di coloro che lo conoscevano. De Giovanni dipinge Golia come un uomo di straordinaria integrità e coraggio, una voce ribelle e nostalgica che osava nuotare controcorrente in un mondo sempre più omologato. Con profonda ammirazione, De Giovanni rivela l’orgoglio nel ricevere un premio intitolato a Golia, una figura che ha plasmato la sua visione del mondo e della storia.

Tanti riconoscimenti, ma questo è particolare. Ha un sapore diverso la città a seconda edizione per l’amato con pianto Pietro Golia. Qualcuno diceva che era nostalgico e andava sempre contro corrente, un po’ come fai tu delle volte.

Pietro Golia era un mio amico, persona di cui ho un ricordo splendido. Un uomo coerente, coraggioso, mai un passo indietro, garbato. Un personaggio di altri tempi, soprattutto fautore di una rilettura storica di questo paese, cosa di cui, secondo me, oggi ha maggiore necessità. Quindi, sono particolarmente orgoglioso di ricevere questo premio intitolato ad una persona a cui la memoria mi è molto cara.

C’è qualcuno con la quale vorresti condividere questo premio o gelosamente tutto per te?

Io credo che sia un premio alla città come sempre. Sono tutti riconoscimenti che la città fa guardando se stessa. E secondo me, questi momenti qui, la città guarda se stessa sono molto utili. Perché noi siamo troppo critici nei nostri confronti. Quindi, quando la città decide di celebrare in qualche modo quelle che sono le figure rappresentative, secondo me, fa bene.

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