27 Aprile 2024, sabato
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PECORINO Dop: La forma della bontà

A cura di Carla Cavicchini
Allo scorso incontro di “Buy Food Toscana” nella splendida città medicea, il momento si
è prestato poi in vari ristoranti fiorentini all’assaggio della bontà e genuinità dei vari alimenti presentati precedentemente dai vari consorzi. E quindi quale momento migliore per parlare del “Consorzio tutela Pecorino Toscano Dop” capace oggigiorno di associare 149 allevatori dei 743 autorizzati dall’Organismo di Controllo, tutti i 18 caseifici produttori, lo stagionatore autorizzato nonché un confezionatore? Il formaggio di cui stiamo parlando è di pasta tenera con crosta sottile e, mentre l’odore è delicato di burro e fieno, il sapore risulta dolce e pulito. La maturazione è di minimo 120 giorni , tuttavia può arrivare anche ad un anno. Da ricordare che il suo sapore unico e delicato, deriva dall’equilibrio tra natura, ambiente ed arte casearia ed basilare ribadire che tutta la filiera produttiva viene interamente tracciata e controllata. Interessante conoscere che il marchio viene
apposto ad inchiostro sul pecorino toscano fresco, a caldo sul pecorino toscano stagionato con tanto di accompagnamento del lodo europeo. Benessere animale è il loro logo lavorando di conseguenza attivamente sulla salute delle pecore che alimentate bene, decretano sempre più ottima produzione.
Attualmente il pecorino toscano viene commercializzato per il 79% in Italia e 21%
all’estero. I principali mercati esteri di riferimento sono gli Usa seguiti dalla Germania e Francia.
Il Consorzio oltre ad essere presente nelle principali fiere di settore italiane ed estere, opera in promozione diretta i consumatori e numerosi operatori in collaborazione anche con le Camere di
Commercio Italia e fuori dall’Italia, facendo inoltre attività di ricerca in collaborazione con varie Università italiane. Da tre anni dispone di un agronomo ed un veterinario che fornisce assistenza tecnica ad un gruppo di allevatori contribuendo allo svolgimento delle varie attività formative. Non solo, secondo il protocollo ambientale, ha avviato la formazione degli operatori alla sostenibilità economica, ambientale ed etica predisponendo attento protocollo per la valutazione della sostenibilità dei caseifici in collaborazione con altri consorzi del settore caseario.

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