29 Aprile 2024, lunedì
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Approfondimento sul Diritto Amministrativo: Prat.Avv.abilitato Pietro D’Ardes risponde

A cura di Ionela Polinciuc

Nell’ambito del diritto italiano, il diritto amministrativo rappresenta un pilastro fondamentale per garantire un’adeguata regolamentazione delle relazioni tra cittadini e pubblica amministrazione. In questa intervista, avremo l’onore di conversare con Prat.l’Avv. abilitato Pietro D’Ardes, esperto in materia, per esplorare i principi fondamentali del diritto amministrativo, il ruolo del giudice amministrativo e altri aspetti essenziali di questo campo giuridico.

Avv. Pietro D’Ardes: Quali sono i principi fondamentali del diritto amministrativo e come si differenzia da altre branche del diritto?
“Noi abbiamo l’articolo 97 della Costituzione, che fissa per quanto riguarda il diritto amministrativo tre principi fondamentali: il principio di legalità, il principio di buon andamento e il principio di imparzialità.”

Puoi spiegare il concetto di atto amministrativo e quali sono i suoi elementi costitutivi?

“L’atto amministrativo ha degli elementi essenziali che dipendono dalla capacità del soggetto che emana l’atto. Quali sono questi elementi? Sono il soggetto, l’oggetto, il contenuto, la finalità e la forma, nonché il destinatario. Gli elementi accidentari includono il termine, la condizione, l’onere e la riserva.”

Qual è il ruolo del giudice amministrativo nel controllo degli atti della pubblica amministrazione?

“Il giudice amministrativo in sede giurisdizionale si legittima, cioè decide sui ricorsi per incompetenza, per eccesso di potere e per violazioni di legge. Davanti al giudice amministrativo sono impugnabili solo gli atti che contengono una manifestazione di volontà dell’autorità, cioè della pubblica amministrazione.”

Come si definisce il potere discrezionale nell’ambito del diritto amministrativo e quali sono i suoi limiti?

“Io direi che per potere discrezionale possiamo intendere una potestà riconosciuta al giudice ai fini dell’individuazione del corretto trattamento sanzionatorio da applicare per ogni caso concreto. Di fatto, consiste in una libertà decisionale limitata, diciamo, dal rispetto di precisi parametri. Per discrezionalità amministrativa si intende la facoltà rimessa in capo all’amministrazione di scegliere tra più comportamenti ritenuti leciti, i più adeguati a soddisfare quel interesse pubblico sotteso da un determinato contesto giuridico.”

Qual è la procedura per impugnare un atto amministrativo e quali sono i principali mezzi di ricorso disponibili?

“Possiamo dire che un atto amministrativo si impugna se è illegittimo o viziato nel merito. Può essere impugnato con il ricorso gerarchico rivolto alle autorità superiori. Tuttavia, diciamo che possiamo definire quattro tipi di ricorsi amministrativi: il ricorso gerarchico proprio, che consiste nell’impugnare un atto non definitivo proposto dall’organo superiore a quello che ha emanato l’atto; il ricorso gerarchico in proprio, quando non esiste un rapporto gerarchico tra l’organo che ha emanato l’atto e l’organo che decide il ricorso; il classico ricorso in opposizione; e il ricorso straordinario al Capo dello Stato, che è molto raro.”

Qual è il processo per l’emanazione di un regolamento amministrativo e quali sono le sue caratteristiche principali?

“Il processo amministrativo è composto da un insieme di atti interconnessi tra loro. Le caratteristiche sono varie, ma diciamo che le più importanti sono la nominatività, la tipicità, l’unilateralità, l’imperatività, l’impugnabilità, l’efficacia e l’esecutorietà.”

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