18 Maggio 2024, sabato
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“Exposure. Arte, culture, moda dentro e fuori la vetrina”, dal 1° marzo la nuova mostra al Mudec di Milano

A cura di Clara Sardella

Dopo “Rainbow”, il primo progetto espositivo trasversale presentato a febbraio 2023, il Museo delle culture di Milano dedica una mostra all’elemento più caratteristico di un allestimento museale: la vetrina.


La vetrina rappresenta simbolicamente l’idea stessa di museo e di esposizione. Da questo assunto nasce la mostra “Exposure. Arte, culture, moda dentro e fuori la vetrina”, curata da Katya Inozemtseva e Sara Rizzo con la collaborazione delle conservatrici e dei conservatori di Mudec. Dal 1° marzo all’8 settembre 2024 “Exposure” invita il pubblico a entrare – in modo letterale e metaforico – nella grande vetrina del museo per comprendere i molteplici significati che un oggetto, esposto al nostro sguardo, può assumere in una teca espositiva.


Ampliando i parametri fisici della vetrina, il MUDEC presenta un articolato percorso espositivo che si snoda nei diversi spazi espositivi del museo e anche fuori, nella città.
Per tutta la durata della mostra, infatti, il progetto curatoriale includerà anche esperienze d’arte pubblica, una serie di talk e progetti di raccordo con la cittadinanza.


La mostra dialoga inoltre con il progetto “Musei in Vetrina”, uno dei progetti collaterali a cura dell’Associazione MuseoCity ETS che, in occasione della manifestazione Milano MuseoCity, dall’1 al 5 marzo, coniuga arte e industria sul tema “Mondi a Milano” attraverso prestigiose vetrine di Moda e Design di alcuni flagship store.

Come nel caso di “Rainbow”, il progetto non sarà limitato allo spazio fisico del museo, ma ne oltrepasserà i confini in molti modi.  Il palinsesto di “Exposure”, composto di eventi, incontri, workshop, podcast, approfondirà il tema dell’esporre quale strumento ma anche simbolo dell’atto di mettere in mostra. Direttori di musei, docenti e ricercatori universitari di fama internazionale e professionisti terranno workshop pratici ed incontri frontali.


Si parte il 1° marzo con un artist talk di Theo Eshetu in conversazione con Marina Pugliese, Andrea Viliani e Katya Inozemtseva presso lo Spazio delle Culture per parlare della relazione tra arte contemporanea a patrimonio etnografico. A seguire una serie di incontri sui temi della appropriazione culturale, esposizione di corpi; furti e illeciti legati alle opere d’arte; del ruolo della vetrina nel salvaguardare, proteggere e conservare l’oggetto nella sua componente materiale a discapito del suo valore intangibile, in una densa programmazione di incontri fino giugno con, tra gli altri, Carlo Antonelli, Paul Basu, Mario Calabresi, Cristina Cattaneo, MackdaGebremarian Tesfau.

La sfida che si pone il MUDEC è quella di rendere conosciuto e accessibile ad un pubblico allargato il dibattito contemporaneo che in ambito museale e accademico accompagna il tema dell’esposizione nelle sue varie declinazioni, tra cui quella relativa ai resti umani, o la richiesta di restituzione di opere sottratte in modo illecito.


Grazie alla consolidata collaborazione con il GettyConservation Institute (GCI) di Los Angeles si terrà al MUDEC il convegno internazionale “Public Art Inside Out” (7-8 maggio 2024) approfondendo tematiche legate all’arte pubblica: si parlerà del piedistallo, dispositivo in qualche misura affine alla vetrina, per la sua funzione di catalizzatore della visione e strumento di valorizzazione di un oggetto, in questo caso il monumento.

Tutte le informazioni sul sito:  www.mudec.it/exposure-arte-culture-moda-dentro-e-fuori-la-vetrina/

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