A cura di Luigi Castiello
Vittorio Sgarbi annuncia le dimissioni dalla carica di sottosegretario alla Cultura.
Le dimissioni sono state annunciate a Milano in occasione di un evento organizzato da Nicola Porro.
Le opposizioni nei giorni scorsi avevano depositato alla camera una mozione per chiedere al governo di procedere alla revoca della nomina a sottosegretario a Vittorio Sgarbi, c’erano alcuni punti da chiarire, le consulenze pagate circa 300 mila euro, ma da alcuni mesi il Sgarbi era finito al centro delle attenzioni a causa del dipinto del pittore toscano, Rutilio Manetti, un opera del 600 che raffigura “La cattura di San Pietro”, trafugata nel 2013 in Piemonte presso il Castello di Buriasco; successivamente riapparsa a Lucca nel 2021 come «inedita» di proprietà del professore Sgarbi dove è indagato per riciclaggio, l’altra sul capolavoro di Valentin de Boulogne che stava per essere venduto all’estero.
In fine l’istruttoria dell’Antitrust, in merito alle due lettere anonime che denunciavano presunte incompatibilità tra il suo ruolo istituzionale, attività private alle indagini per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte “furto di beni culturali”.
“Mi dimetto con effetto immediato da sottosegretario del governo e lo comunicherò nelle prossime ore a Giorgia Meloni”.
Entro il 15 febbraio l’Antitrust dovrà pronunciarsi sull’incompatibilità del professore, il quale ha dichiarato : “Farò ricorso al Tar”.
Conferenze vietate e dipinti rubati: “Sgarbi si dimette da sottosegretario alla Cultura”
