Ebbene, per la legge italiana non esistono normative specifiche nel diritto italiano che vietino espressamente di dare loro cibo o acqua. Quindi, è possibile dare da mangiare a gatti e cani randagi senza incorrere in sanzioni legali, a patto che si agisca responsabilmente. Ricordiamo che esistono principalmente due fattispecie di reato che possono scaturire dal nutrire cani e gatti randagi:
- disturbo della quiete pubblica: si verifica quando il fatto di dare da mangiare agli animali randagi, determinando la loro costante presenza nel circondario, crea rumori per via dei latrati e dei miagolii
- oppure quando si verifica getto pericoloso di cose: in poche parole si riferisce a situazioni in cui il cibo dato ai cani e ai gatti sporca l’ambiente e causa disagi alle persone.