19 Maggio 2024, domenica
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Festeggiamo Gioacchino Luigi Mellucci: l’ingegnere dimenticato che costruì l’Italia di lusso

A cura di Ionela Polinciuc

A distanza di 150 anni dalla nascita dell’ingegnere Gioacchino Luigi Mellucci, possiamo dire con certezza che le ragioni che portarono alla sua nascita rimangono ancora perfettamente valide.

Chi era Gioacchino Luigi Mellucci:

Nato da una nobile famiglia comitale, il papa Pasquale fu sindaco e legale del Comune di Curti e la mamma Adele Gaudiosi, era figlia di un grande nobile e primo consigliere provinciale di Pomigliano d’Arco.

Un’infanzia trascorsa nel seicentesco palazzo di famiglia in via Stella nr. 45 a Napoli. Successivamente, nel 1924, trasloca nel famoso quartiere Vomero, precisamente nel palazzo Mellucci proprio da lui progettato.

Un strepitoso percorso universitario alla Regia Scuola d’Applicazione di Napoli. Nel 1900, dopo la laurea, inizia l’attività edile ed è proprio da li che non finisce mai di stupire chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. Il suo primo capolavoro va perfettamente in sintonia con lo stile liberty in voga in quel periodo.

Parlando di vita privata, nel 1904 sposò la sua fidanzata Francesca Ridola, figlia del famosissimo avvocato Alfonso Ridola.

Gioacchino Luigi Mellucci, aveva una competenza fuori dal comune nell’uso del calcestruzzo armato, ed è proprio per questo che lo rese fin dai primi anni uno dei più importanti nomi del liberty napoletano. Partenza perfetta che porta l’ingegnere a collaborare con altri importanti ingegneri e architetti dell’epoca.

Una mente geniale quella di Gioacchino Luigi Mellucci.

Bologna, Firenze, Roma, Napoli le sue opere vengono apprezzate ovunque, soprattutto nel progetto e nella direzione dei lavori per il rifacimento del Palazzo Buono in via Toledo a Napoli, futura sede de La Rinascente.

Numerosi apprezzamenti per la costruzione dell’Hotel Bertolini, delle Terme di Agnano, della Villa Frenna – Scognamiglio in via Domenico Cimarosa, del Palazzo Leonetti nel rione Amedeo e di vari palazzi situati in via dei Mille. Da qui, la consapevolezza che la sua, era tutta una strada in salita.

I prestigiosi riconoscimenti nel suo campo e non solo, porta l’ingegnere infatti, nel 1920 ad essere eletto sindaco della Società Finanziaria Italiana di Napoli e della società conserviera Del Gaizo-Santarsiero & Co.

L’universo aveva da sempre esercitato su di lui un enorme fascino. Tanti sono stati i lavori compiuti e tanti ancora avrebbe voluto compiere, ma per motivi di salute, il suo ultimo lavoro, rimasto incompiuto, fu il Teatro Umberto I, ubicato in via Marchese Campodisola, presso piazza Bovio.

Ha condotto una vita costellata di successi, cambiando il nostro modo di concepire e conoscere vere realtà.

Un’esistenza, quella di Gioacchino Luigi Mellucci, vissuta al massimo, al di là di qualsiasi ostacolo, al di qualsiasi alibi.

È scomparso a Napoli nel 1942 all’età di 68 anni.

Oggi, 11 gennaio ricorrono i 150 anni dalla nascita dell’indimenticabile ingegnere partenopeo Gioacchino Luigi Mellucci e nonostante il suo cognome non risuona nei manuali, giace in disparte, rimanendo impreso nella memoria dei meglio informati.

Una giornata di confronto e riflessione ma soprattutto l’occasione per precisare le linee di indirizzo che la categoria sarà chiamata a seguire nel presente e nel prossimo futuro. Impossibile mettere nel dimenticatoio la biografia e le opere di Gioacchino Luigi Mellucci, impossibile dimenticare la sua tenacia.

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