A cura di Luigi Castiello
Il Natale celebra la nascita di Gesù a Betlemme da Maria, il racconto viene narrato attraverso i vangeli, con l’annuncio dell’angelo Gabriele; Gesù il Messia colui che sarebbe stato profetizzato dalle Sacre Scritture.
Per la religione cristiana è una ricorrenza importante, dove si condivide e si dimostra affetto alle persone care, c’è l’usanza di scambiare doni reciprocamente.
Il regalo di Natale è un modo per rendere felice una persona cara, si ricollega ai doni che il Bambino Gesù ricevette dai Magi in occasione della sua nascita: oro, incenso e mirra.
Tra alberi, presepi, decorazioni luccicanti, pranzi e cene ricchi di pietanze, è importante sapersi fermare e domandarsi: qual è il vero significato del Natale. Purtroppo la data di nascita di Gesù così come quella della morte non compare nei vangeli e in nessun altro testo antico.
Probabilmente la data è stata fissata al 25 dicembre poiché i cristiani temevano la diffusione di un nuovo culto dedicato al Sole, infatti nel corso di questa giornata i pagani, festeggiavano il solstizio d’inverno, “Natalis Solis Invicti”, ovvero la nascita del nuovo sole, perché nell’emisfero Nord nei giorni del 22-23-24, il sole sembra fermarsi in celo, giungeva nella fase più debole come luce e calore, sembrava che stesse precipitando nelle tenebre, improvvisamente con la sua invincibile vitalità rinasceva, avendo così una nuova vita, un nuovo “Natale”.
I cristiani decisero di fare propria una festa pagana celebrata nell’Impero e scelsero il 25 dicembre come data della nascita di Gesù, l’unico vero Sole.
Tuttavia bisogna ricordare che per le Chiese ortodosse orientali questa festività cade il 6 gennaio, il giorno in cui la Chiesa cristiana occidentale festeggia l’Epifania.
