17 Maggio 2024, venerdì
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Ubriachezza colposa: cose da sapere

Prima di tutto, ricordiamo che per “ubriachezza colposa” si intende il forte stato d’ebbrezza tipico di chi ha assunto troppi alcolici in modo imprudente.

Bisogna sapere che secondo la legge l’ubriachezza colposa non esclude né diminuisce l’imputabilità del responsabile; stessa cosa dicasi per l’ubriachezza volontaria. In poche parole, chi commette un reato mentre è in preda ai fumi dell’alcol risponderà dello stesso come se fosse stato perfettamente lucido. Detto questo, senza ombra di dubbio, ubriacarsi non è reato e non può costituire un illecito amministrativo sanzionato con una multa. Le cose cambiano in caso di guida in stato d’ebbrezza, punita a titolo di reato se il tasso alcolemico supera una certa soglia. A questo punto, sorge spontanea la domanda: cos’è e com’è punita l’ubriachezza colposa?

Ebbene, la legge punisce, la cosiddetta ubriachezza molesta, che si verifica quando una persona viene sorpreso in stato di manifesta alterazione dovuta dall’assunzione di alcolici, in un luogo pubblico o aperto al pubblico. In casi del genere, è previsto il pagamento di una sanzione pecuniaria da 51 a 309 euro.

Attenzione!

La legge parla chiaro: l’ubriachezza preordinata è quindi considerata come una sorta di aggravante: la legge infatti intende punire più severamente chi ha commesso il crimine in un volontario stato di ubriachezza. Parliamo di chi, per allentare i propri freni inibitori, decide di ubriacarsi prima di commettere un grave delitto.

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