20 Maggio 2024, lunedì
HomeL'OpinioneProcesso in piazza con lapidazione del Reo: Così muore lo Stato di...

Processo in piazza con lapidazione del Reo: Così muore lo Stato di Diritto

A cura dell’Avv. Margherita Morelli

Le immagini del pestaggio dello scippatore fanno vomitare come le espressioni di plauso e di soddisfazione alla inaudita violenza urbana che si leggono nei post.
Se ci sentiamo gratificati che questo accada con nostra somma soddisfazione vendicativa -perché la violenza dovrebbe solo provocare orrore e disgusto da qualunque parte provenga -e non ci indigniamo di fronte a queste immagini terribili e che gelano il sangue ,a breve ,sdoganeremo la giustizia casereccia con ostentazione del reo al ludibrio e alla punizione corporale .Il un nuovo processo immediato di piazza con tifo da stadio che non abbisogna di particolari riforme che si conclude con sentenza immediatamente esecutiva di condanna alla lapidazione del reo, non è dissimile da quello che si celebra altrove dove la giustizia di piazza è la quasi consuetudine del potere abbrutito che detta le regole al popolo.
Questi soggetti che scaricano una rabbia e un’aggressività incontrollata e animalesca sullo scippatore inerme e gli sferrano pugni e calci sulla faccia e sulla testa, devono avere uno stomaco tosto perché il mio si è disturbato solo a guardare. Il loro comportamento che non è lecito e neppure giustificabile, criminale almeno pari a quello dello scippatore oggetto dell’inaudito pestaggio, fa senso e pare piuttosto di bulli che marcano e difendono il proprio territorio da ingerenze di altri delinquenti .
Il tifo insensato che si è scatenato su Facebook e plaude al quasi linciaggio, è quanto di più inquietante , squallido, suburbano disumano e disturbante si possa accettare, al pari della violenza dello scippatore e di quella dei bulli di quartiere . La violenza di costoro, per quanti difendono e confidano nella legge e nell’autorità dello Stato, è invece repellente e arbitraria, dovrebbe essere condannata e perseguita come crimine al pari di quella del ladruncolo scippatore e le immagini oscurate perché destabilizzano i valori sociali e giuridici su cui si fonda lo stato di diritto.
Chi incita all’aggressione e alla vendetta diviene artefice consapevole della deriva umana in cui stiamo precipitando perché denega i valori della legalità e dello Stato democratico a cui solo spetta dettare le regole della convivenza civile e farle rispettare in un processo giusto ed equo che tuteli la vittima e punisca il colpevole.

Sponsorizzato

Ultime Notizie

Commenti recenti