A cura di Carlo Alberto Paolino
Il trentacinquesimo raduno della Lega di Matteo Salvinia Pontida non ha deluso le aspettative, con il grande lavoro fatto da dirigenti, militanti e simpatizzanti, il Pratone del paese bergamasco si è riempito da una marea umana giunta da tutta Italia. Marine Le Pen dal palco galvanizza il popolo leghista.
Precedenza sul palco a Marine Le Pen, leader francese del Rassemblement National, primo partito in Francia, accompagnata da Matteo Salvini e da un lungo e caloroso applauso. Un fronte comune tra i due storici alleati in vista delle prossime elezioni europee del 2024 a difesa della libertà dei popoli e delle patrie europee.
La leader francese proprio a difesa della libertà e delle patrie sul palco del pratone ha detto: “Sono contenta di incontrare Salvini, che avete la fortuna di avere come leader e io come amico. Sono felice di essere a Pontida, un luogo così simbolico, simbolo della resistenza alle influenze esterne. E credo che il parallelo con quello che vedremo in Europa non sia esagerato. Voi in Italia e noi in Francia siamo impegnati nella stessa lotta, la lotta per le libertà, per la patria, io so quanto ci teniate alle vostre libertà”.
Stoccata quindi a questa Europa dei burocrati e delle multinazionali che tentano di sopprimere le “identità” imponendo la loro “ideologia”, annunciando di aver presentato in Francia la “dichiarazione dei diritti delle Nazioni e dei Popoli”. Stoccata anche sul piano immigrazione, ricordando al suo alleato italiano che in Francia, “Difendiamo i porti, come faceva lui quando era Ministro degli Interni”.
In piena sintonia Matteo Salvini che dopo la vittoria del centrodestra unito in Italia, punta a cambiare la storia politica della governance europea sempre stata nelle mani di socialisti e partiti di sinistra.
“Dietro la collina c’è un altro mondo, da conquistare, da immaginare, da costruire è il popolo della Lega non si è mai arreso”, conclude nel suo discorso”il capo indiscusso del carroccio Matteo Salvini.