A cura di Carlo Alberto Paolino
Un’altra donna uccisa. Vittima Marisa Leo, 39 anni, assassinata per mano dell’ex compagno a colpi di arma da fuoco in provincia di trapani, portando a quota 79 le donne uccise da inizio anno a oggi.
Una piaga, quella del femminicidio, che non si ferma e si consuma principalmente in ambito familiare-affettivo. Sono61 i casi su 79, come riportato dai dati della Direzione Centrale della Polizia Criminale, infatti, dove la violenza si è consumata in ambienti dove esisteva un legame.
Marisa Leo era responsabile marketing e comunicazione della cantina Colomba Bianca, una delle principali cantine della Sicilia, in un video del 2019 pubblicato sulla pagina ‘Le Donne del Vino’ lanciava il suo messaggio contro la violenza sulle donne. “Non sei sola” e che aveva avuto la forza nel 2020 di denunciare l’ex compagno per stalking,salvo poi ritirare la querela due anni dopo.
L’ex compagno, l’omicida, che subito dopo si è tolto la vita, era un imprenditore. Entrambi conosciuti, stimati e incensurati. Dalla relazione era nata una bambina ma i due non stavamo più insieme da anni, ora per questo folle gestola piccola è orfana di padre e di madre.
C’è ancora molta strada da fare, ogni sforzo sarà vano se la società non rifletterà sui comportamenti quotidiani che naturalizzano la violenza contro le donne, ne attenuano la gravità e ritengono la vittima responsabile.
Il femminicidio, nonché’ ogni forma di violenza di genere, è la massima espressione di violenza e discriminazione contro le donne è la manifestazione di una società in cui persistono rapporti di potere diseguali tra uomini e donne. Con le nuove norme al “codice rosso” approvate da tutti i gruppi parlamentari per l’avocazione delle indagini per i delitti di violenza domestica o di genere, si tenta di dare un segnale incisivo. Dando protezione e sostegno alle vittime e insegnare alle nuove generazioni il rispetto per sé e per gli altri senza distinzione di genere.
“Luce per sempre”
