A cura di Giuseppe Catapano
Fonte : Sofia Fraschini
Riparte la stagione di calcio. Tra il campionato italiano e le coppe europee torna in campo uno dei business più grandi al mondo tra competizioni, sponsor, diritti tv, stadi, scommesse sportive e compravendita dei giocatori. A livello mondiale, il calcio è lo sport più redditizio con un fatturato globale di 47 miliardi di dollari, valore che rappresenta il 28% del giro d’affari generato dallo sport nel mondo. L’Europa è il terreno di gioco più ricco a livello internazionale. D’altra parte, non c’è aspetto di questo sport che non generi business. Basti pensare alla costruzione di nuovi stadi, in particolare a Milano, o alla compravendita miliardaria dei giocatori incentivata dall’entrata in scena di facoltosi sceicchi e fondi di investimento.
Tra tifare e investire c’è però una bella differenza e spesso la nostra passione non ci porterà lontano in Borsa. Comprare le azioni delle squadre di calcio è una buona idea? In Borsa troviamo le azioni di numerose squadre di calcio: Juventus, Manchester United… come muoversi?
I club più ricchi
Come emerge dalla nuova edizione della Football Money League di Deloitte, nella stagione 2021/22, la Top 20 dei club del calcio mondiale han generato un fatturato totale di 9,2 miliardi di euro. L’aumento dei ricavi è dovuto principalmente al ritorno delle partite a porte aperte, con un incremento delle entrate da stadio che è passato da 111 milioni di euro a 1,4 miliardi di euro. Anche i ricavi commerciali sono aumentati (+8% sull’anno precedente), ma il loro impatto è stato vanificato dalla contrazione dell’11% dei diritti TV, che però avevano beneficiato dei differimenti dei ricavi delle partite rinviate nella stagione 2019/20. Per il secondo anno consecutivo, il Manchester City ha conquistato la vetta della Money League (731 milioni di ricavi totali), seguito da Real Madrid (714 milioni), Liverpool (702 milioni), Manchester United (689 milioni) e Paris Saint-Germain (654 milioni).
Le italiane
Le società della Serie A presenti sono Juventus, Inter e Milan (in ordine di piazzamento). Ma solo oltre la top 10. Il Milan è l’unico dei tre club che ha visto crescere i propri ricavi a quota 265 milioni di euro.
Portafoglio in panchina
Ai fini di un investitore sarebbe utile capire se tifo e investimenti possono andare a braccetto. Conviene investire nelle azioni delle squadre di calcio? A parte rare eccezioni, la risposta è negativa. Chi ha investito in azioni delle squadre nel lungo termine raramente ha guadagnato soldi. Inoltre, i titoli delle società calcistiche hanno quasi sempre sottoperformato il mercato azionario. Nel periodo 2018-2023 i club esaminati hanno perso mediamente il 18% del proprio valore contro una crescita media del 14% circa degli indici azionari di riferimento. Inoltrei titoli del calcio quotato sono estremamente volatili.Sarebbe quindi utile non scambiare la passione per un buon investimento.
L’azionariato popolare
Un’alternativa all’investimento nel team quotato in Borsa può essere quello dell’azionariato popolare: i tifosi acquistano una quota della squadra e quindi diventano azionisti in tutto e per tutto. E come in tutte le società per azioni, si acquisiscono sia i diritti che i rischi che ne derivano.
Generalmente, questo modello di governance prevede infatti la sottoscrizione da parte dei tifosi-soci di una fee annuale al fine di ottenere diritto di voto nelle scelte societarie e di influenzare le decisioni relative a tematiche controverse (e.g. compravendita di giocatori sul mercato, costruzione di nuovi stadi), contribuendo in questo modo alla crescita del club. In cambio dei capitali forniti alla società, inoltre, i tifosi possono godere di numerosi benefici di varia natura. In concreto, i tifosi ottengono vantaggi commerciali come agevolazioni sull’acquisto di biglietti, di abbonamenti stagionali e merchandise ufficiale (e.g. scontistica sui prezzi, accesso prioritario), promozioni dedicate da partner e sponsor, inviti ad eventi privati organizzati ad-hoc.
