Purtroppo lo stato di bisogno estremo può condurre una persona a infrangere la legge e a commettere azioni che, altrimenti, non si sarebbe mai sognato di fare.
Un simile gesto è punibile?
Ebbene, secondo la legge, non è punibile chi ha commesso un crimine per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo.
Secondo la Cassazione, lo stato di necessità presuppone uno stato di impellente pericolo che non sussiste, di norma, nelle ipotesi di indigenza, alla quale è possibile far fronte chiedendo sostegno allo Stato.
Nel caso di un padre separato, precisamente, la Suprema Corte ha affermato che occorre verificare che la mancata corresponsione delle somme dovute ai figli e all’ex coniuge non sia da attribuire ad uno stato di povertà assoluta da parte dell’obbligato; in tal caso, l’indisponibilità di mezzi, se accertata e verificatasi incolpevolmente, esclude il reato, purché si tratti di una situazione di persistente, oggettiva ed incolpevole indisponibilità di introiti.
Lo stato di indigenza esclude il reato?
