28 Aprile 2024, domenica
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FEMMINICIDIO, ASCARI (M5S): “PIAGA CULTURALE. INASPRIRE LE PENE NON BASTA”

“Sofia Castelli aveva soltanto 20 anni, è stata accoltellata dall’ex findanzato Zakaria Atqaoui, che, incapace di accettare la fine della relazione, l’ha colpita con più fendenti alla gola, per poi confessare il delitto ai carabinieri.

L’uomo, che disponeva di un mazzo di chiavi di casa, probabilmente rubato, si sarebbe introdotto nell’appartamento all’alba e lì avrebbe atteso la ragazza per ucciderla nel sonno con un coltello preso dalla cucina.

Mara Fait, invece, aveva 63 anni. È stata uccisa a Rovereto davanti agli occhi dell’anziana madre a colpi di accetta dal vicino di casa. La donna aveva più volte denunciato i comportamenti intimidatori e persecutori di quello che si è rivelato essere il suo assassino ma nessun provvedimento era stato preso. Nessuna indagine, nessuna applicazione delle misure cautelari previste dal Codice Rosso.

Sono 70 i femminicidi dall’inizio dell’anno dal Nord al Sud Italia, cinque solo nell’ultima settimana.

Donne di tutte le età uccise da uomini che si sono arrogati il diritto di deciderle vive o morte, beni in loro possesso che, quando sfuggono al controllo, devono sparire per sempre. 

È una piaga culturale frutto di una società patriarcale e misogina. 

E l’inasprimento delle pene non basta: nel lungo periodo possiamo contrastarla solo attraverso progetti educativi, introducendo l’educazione affettiva e sessuale obbligatoria nelle scuole, eliminando gli stereotipi e la discriminazione delle donne in ogni ambito. 

La resistenza sociale è ancora tanta e Sofia e Mara, come tutte le altre prima di loro, ne hanno pagato il prezzo più alto. 

Mi stringo forte alle loro famiglie.”

Così Stefania Ascari, deputata del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Femminicidio.

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