7 Maggio 2024, martedì
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Edizione eccezionale per Pitti Filati a Firenze

A cura di Carla Cavicchini
 
La vigna è il luogo dove nasce il vino, così come “Pitti Filati” è il luogo dove
comincia la moda !
I tre giorni appena conclusi in Fortezza da Basso di Firenze lo stanno a dimostrare
senza timor di smentita.
Negli Stands allestiti si è assistito ad un fervore di presentazioni, campionature e
vere e proprie scoperte di nuove collezioni nei filati, che poi vedremo nella
maglieria nei negozi tra un anno e mezzo.
Il tutto mosso da un’energia straordinaria, quella delle aziende espositici che
hanno espresso un grado di creatività altissimo, assieme a una ricerca tecnologica
sempre più avanzata, e processi produttivi in cui il rispetto dell’ambiente è ormai
una caratteristica identitaria irrinunciabile, così come tiene a ribadire Raffaello
Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine 
I principali compratori, e quindi mercati già affermati, vedono in testa la Francia,
seguita da Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Cina, Spagna, Svizzera, Giappone,
Olanda, Turchia, Cina-Hong Kong, Danimarca, Corea del Sud e Portogallo.
Il dato dell’affluenza finale ha visto oltre 3.500 compratori registrati, dei quali
il 48% esteri da più di 50 paesi. I compratori dall’Italia risultano in crescita del 19%,
gli esteri a +18%. 
Tutti i mercati europei sono in crescita, molto bene anche gli Stati Uniti (+13%) e,
com’è accaduto anche per gli altri saloni di Pitti Immagine, sono tornati a crescere
in modo consistente i più importanti mercati del Far East – Giappone, Cina, Cina /
Hong Kong e Corea del Sud in primis. Qualche numero di compratori in meno solo
da Russia e Turchia.
Sono stati quindi riguadagnati I livelli pre-Covid, risultati questi che sicuramente
faranno da impulso per affrontare con determinazione le dinamiche complesse
che le aziende dovranno affrontare nei prossimi mesi”.

“Una fiera leader come Pitti Filati va oltre la dimensione del business – aggiunge
Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine – perché è anche un
momento fondamentale di confronto, scambio di conoscenze, ampliamento delle
prospettive, cultura e supporto ai talenti emergenti.
 
Questa che si è chiusa è stata anche una  una edizione particolarmente efficace
dello Spazio Ricerca – dal titolo Domino, curato da Angelo Figus e Nicola Miller e
ispirato al tema Pitti Games – e ricca di eventi speciali, collaborazioni e
progetti in Fortezza.
La sfida dell’Ecodesign è quella che dovremo rapportarci con una mentalità
completamente nuova e competitiva. Su tale tema è stato organizzato uno
specifico Talk risultato molto partecipato.
Interessante anche la sfilata degli studenti del Master in Creative Knitwear
Design di Accademia Costume & Moda e Modateca Deanna, uno show di
grande impatto che ha saputo valorizzare le creazioni di 13 giovani designer
internazionali e coinvolgere il pubblico.
Di grande interesse il progetto di Lineapiù Loves Japan in omaggio alla cultura e
all’estetica giapponese, con una serie di reinterpretazioni contemporanee del
tradizionale kimono ideate dagli studenti del celebre Bunka Fashion College di
Tokyo; fino al castello di carte in maglieria House of Cards, realizzato sempre in
collaborazione con Modateca Deanna, che ha accolto i visitatori all’ingresso del
Padiglione Centrale.”
 
Una riconferma infine il successo raccolto dalle proposte degli operatori vintage e
dalle due mostre – installazione andate in scena a Vintage Selection, sempre in
Fortezza all’ingresso di Pitti Filati.
 
Uno spazio speciale del salone, il Cavedio del Padiglione Centrale, ha ospitato
anche le creazioni dei 10 finalisti della 14° edizione del concorso Feel the
Yarn® dedicato ai nuovi talenti della maglieria internazionale, promosso dal
Consorzio Promozione Filati – CPF.

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