Innanzitutto, bisogna sapere che quando due coniugi si lasciano, colui che ha un reddito superiore ha l’obbligo di corrispondere all’altro un contributo periodico per il suo sostentamento. Il presupposto è che il coniuge beneficiario versi in stato di bisogno, in quanto incapace di mantenersi da solo.
Se ad esempio la moglie ( ormai ex) ha contribuito alla conduzione della vita familiare ed al patrimonio comune scegliendo di rimanere a casa per occuparsi dei bambini, della casa e del marito, viene riconosciuto l’assegno divorzile. Questo, proprio perché la donna ha sacrificato la sua carriera, consentendo invece al marito di crescere dal punto di vista lavorativo, quindi ha diritto a percepire il contributo economico.
Attenzione!
Chi richiede l’assegno divorzile dovrà assicurarsi di:
- di non avere alcuna formazione o l’età per lavorare.
- delle eventuali condizioni di salute precarie che gli impediscono di lavorare;
- che pur avendo l’età per trovare un impiego non è riuscito nell’intento.