19 Marzo 2024, martedì
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Simone Ollari: ”L’interesse per il cibo mi ha portato ad esplorare nuovi territori”

A cura di Ionela Polinciuc

Cucinare resta un atto di amore. La passione per la cucina accomuna uomini e donne di ogni età. Quella per la cucina è una vera a propria mania e permette di dare sfogo alla propria creatività ed inventiva.

Per Simone, cucinare significa passione, tempo, dedizione, ricerca e sorriso ed è in questo momento storico che vuole esprimere il suo parere. ” L’interesse per il cibo ed il costante desiderio di ricerca mi hanno portato ad esplorare nuovi territori, conoscere persone e grandi amici, migliorando le mie conoscenze nel mondo del vino e della ristorazione, grazie anche alla mia esperienza in sala.” ci racconta Simone, il titolare del locale “Simone Vino-Cibo-Ricerca”.

” In passato ho dedicato tanti anni alla lavorazione del prosciutto,
seguendo tutti i passaggi della lavorazione e acquisendo una forte competenza in tutto il settore. Il mio carattere, mi contraddistingue, amo sorridere e fare stare bene i miei ospiti, con entusiasmo e sana ambizione”, continua il giovane ricercatore alla perfezione del gusto.

Simone come nasce la passione per la cucina?

Nasce dal fatto che in casa mia mia nonna mi ha fatto mangiare sempre bene,
poi quando sono andato ad abitare solo mi sono dovuto reinventare cuoco.
Mano a mano che passava il tempo la passione x vino e cibo ha fatto il resto.

Adesso hai un enoteca e cerchi di abbinare in maniera perfetta le tue conoscenze culinarie con quelle di sommelier. come sei approdato al mondo del vino?

Al mondo del vino ci sono approdato da sempre, ma grazie ad un incontro casuale e fortuito ho fatto la conoscenza di un personaggio che mi ha insegnato più di tanti sommellier, facendomi bere in poco tempo cose che i comuni mortali non berranno mai in una vita intera. Esperienza che sicuramente mi ha portato ad avere una grande conoscenza in merito.

Quali sono, a tuo parere, le denominazioni italiane più richieste e apprezzate al mondo?

Sicuramente i vini di Langa ed in parte i toscani e gli amarone.
Forse anche bollicine come prosecco sono molto richieste ma non rispecchiano la mia filosofia

Quale pensi sia la skill più importante per un sommelier e cosa ci possiamo aspettare nel tuo locale?

La ricerca sempre ma al tempo stesso riuscire a capire cosa effettivamente vuole bere il cliente e la sua potenzialità di spesa, guidando la sua scelta in maniera consapevole senza prenderlo in giro.
Hai fatto molto da autodidatta, e adesso quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

I miei obbiettivi sono trovare una squadra che lavora in sinergia per il bene del locale.
È vero sto facendo tanto, ma da solo non posso conquistare la perfezione e siamo alla costante ricerca di persone che amano questo lavoro.

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