19 Marzo 2024, martedì
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La violenza silente: il caso Giulia Tramontano

A cura di Luisa Russo

Anche se ogni anno il mondo intero ricorda la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, le violenze di ogni genere soprattutto questa esistono ancora, e non è più questione di etnia o credo. Le violenze ormai fanno parte di uno scenario all’ordine del giorno. Ultima non perché lo sia davvero, ma una direi una delle tante che si aggiunge alla ormai lunga lista, di una brutalità inaudita è la violenza che ha poratato al capolinea la vita Giulia Tramontano e del bambino che tanto desiderava. Giulia bella come il sole; ancora di più di sempre, perché in dolce attesa, e con la gioia nel cuore di diventare a breve mamma di piccolo angelo perché solo così adesso possiamo chiamarlo ha visto la fine della sua vita. Uccisa in modo brutale da quello che sarebbe diventato a breve il futuro padre del suo bambino. Due vite spezzate. Perché? Perché; bisognava occultare una seconda vita quasi coniugale, una vita quasi parallela che oggi si definirebbe da metaverso, o multiverso. Quindi la domanda è la seguente, a cosa serve ricordare giornate contro le violenze di qualsiasi tipo se tutto questo ancora ci circonda? Non possiamo che rivolgere a Dio una preghiera per tutta famiglia delle due innocentissime vittime, e che stavolta niente e nessuno rimanga impunito. Che sia fatta giustizia per davvero. Perché post 2020, con conseguenti ed innumerevoli battaglie per evitare tutto questo, non si può ancora immaginare di vivere in un mondo fatto di così macabre menti. La cura neurologica non serve a niente per chi compie tale atto, benché meno una riabilitazione.

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